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Il pressing duro di Fonseca. Offerto Bailey

(F. Ferrazza) - «Gioca! Pressa!». Urla, Paulo Fonseca, ai suoi. Vuole mantenere alta l’intensità della seduta di allenamento dedicata alle esercitazioni tattiche e al pressing. Mentre la società si muove sul mercato, cercando di mettergli a disposizione altri giocatori, il tecnico spinge molto sulla ripetitività dei movimenti, alzando ogni giorno l’asticella dell’intensità agonistica.

Alderweireld, lontano l’accordo con il Tottenham

Alderweireld

Ci ha messo pochi allenamenti, Paulo Fonseca, a prendersi Trigoria. E a vederlo da vicino mentre telecomanda la sua squadra durante le esercitazioni, se ne capiscono anche i motivi. Il tecnico portoghese, seguito come un’ombra dal traduttore Claudio, presenza più longeva della Roma americana, è un martello: urla, incita, quasi spinge fisicamente

La nuova Roma made in London

(S. Carina) - C'era una volta Roma caput mundi. Da qualche tempo l'universo giallorosso s'è spostato a Londra. È qui che è nata la scelta legata a Fonseca. È sempre nella City che il tecnico ha conosciuto Pallotta e probabilmente sarà sempre nella città londinese che il club, previo l'operato

Fonseca parte dai movimenti della difesa

(F. Biafora) - Si comincia a fare sul serio a Trigoria con la prima doppia seduta della stagione della Roma. Sia nell’allenamento del mattino che in quello del pomeriggio Fonseca ha fatto sudare i suoi con tanto torello e molta corsa, utili a mettere benzina nelle gambe, ma l’allenatore ha diretto anche alcune esercitazioni tattiche con la palla.

Roma: avanza Alderweireld

(F. Biafora) - Nelle montagne russe del calciomercato scende velocemente il treno di Mancini, mentre è in netta risalita quello di Alderweireld, seguito a distanza da Nkoulou. Quella di ieri sembrava essere la giornata decisiva per chiudere la trattativa per il difensore classe 1996 dell’Atalanta, ma Petrachi ha optato per un nuovo cambio di obiettivo, preferendo

Roma, Pallotta tiene le distanze

(A. Angeloni) - Il tifoso giallorosso si rende conto di un fatto: non è più la Roma di Francesco Totti e Daniele De Rossi e in più il presidente Jim Pallotta va a cena con Luciano Spalletti, per tanti il nemico che ha contribuito all'addio al calcio proprio del numero 10. Un paradosso. Lo è almeno per tanta

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