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CORRIERE DELLA SERA Il prefetto: “Spostate la data. Tifo violento fuori controllo”

Scontri derby

(R.Frignani) – All’indomani degli incidenti dell’8 aprile scorso la Prefettura aveva invitato con una comunicazione ufficiale Lega Calcio, Roma e Lazio a cambiare data per la finale di Coppa Italia del 26 maggio perché in concomitanza con le elezioni e perché «si dovranno garantire tutti i servizi necessari per lo svolgimento delle operazioni». Un allarme esplicito nel quale il prefetto Giuseppe Pecoraro definiva anche come fosse «necessario» che nel prossimo campionato il derby «si svolga di domenica e in orario pomeridiano ». Invece l’ultimo atto della Coppa si giocherà proprio la domenica delle elezioni e adesso il Codacons – convocato per oggi dal Tar del Lazio con le parti interessate dal ricorso presentato dalla stessa associazione contro la decisione di scendere in campo quel giorno alle 18 – presenterà un esposto in Procura per accertare come si sia arrivati alla decisione di confermare la data del 26 maggio nonostante i timori della Prefettura. Davanti ai giudici amministrativi si punterà a una sospensiva. Ma il sindaco Gianni Alemanno ribatte: «Ormai è troppo tardi per pensare a spostamenti e cambiamenti. Roma è in grado di superare la sfida delle elezioni e della finale».

A 11 giorni dalla finale più che le questioni sportive continuano a tenere banco polemiche e ordine pubblico. Tanto più che il vero problema sono da tempo gli assalti dei teppisti alle forze dell’ordine schierate attorno all’Olimpico. I poliziotti dell’Anip-Italia Sicura, con il segretario regionale Filippo Bertolami, chiedono di non giocare il derby se Lega Calcio e società non pagheranno i costi del dispositivo di sicurezza (mille uomini e relativi veicoli) che ammontano a oltre mezzo milione di euro. In più hanno annunciato una class action al Tribunale del lavoro degli agenti feriti in scontri allo stadio dal 2002 a oggi per «carenze strutturali e organizzative» dell’Olimpico segnalate dalla procura fin dal 2005: «Ogni anno – dice l’Anip – i servizi d’ordine e sicurezza allo stadio costano 5 milioni di euro, in dieci anni abbiamo avuto 3mila feriti e i danni causati dagli scontri ammontano a 2 milioni. Tutte spese a carico dei cittadini».

L’Anip sollecita anche l’utilizzo per il 26 maggio di vigili urbani in assetto antisommossa, un maggiore coordinamento fra le forze in campo con un unico canale radio, un ufficiale di polizia giudiziaria a capo dei gruppi di steward, zone franche a ridosso dell’Olimpico e microtelecamere sui caschi dei poliziotti. Altre conferme che il derby di Coppa Italia sarà ad alta tensione. Tanto che si teme ancora «la partecipazione di soggetti violenti e fuori da ogni controllo» già segnalati dalla Prefettura nello stesso appello al mondo del calcio – in parte finora ignorato – dopo gli incidenti di aprile

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