Il progetto “stadio Roma” prosegue a grandi passi. La società si è mossa concretamente affidando il progetto allo studio inglese Populous. Scelta di prestigio quella effettuata da DiBenedetto e Pallotta dal momento che lo studio Populos si è occupato della progettazione di impianti importanti quali l’Emirates e il nuovo Wembley a Londra. Il fiore all’occhiello della società inglese è senza dubbio il Millenium Stadium di Cardiff impianto utilizzato dalla nazionale di rugby gallese. L’azienda che si occuperà della progettazione del nuovo stadio dell’As Roma non si occupa solo di impianti sportivi per il calcio, il business core dell’azienda inglese è dedicato alla progettazione di svariati impianti sportivi. Un business a 360° da stadi del baseball a quelli di football americano, dagli ippodromi a palazzetti per il basket. La Populos ha addirittua progettato il circuito di F1 di Dubai e non è nuova alla realizzazione di progetti in Italia. E’ marchiato Populos, ad esempio, l’Oval Lingotto di Torino dove si sono svolte le gare di pattinaggio di velocità durante le Olimpiadi Invernali, ora riconvertito a Centro Congressi.
Tra gli ultimi progetti realizzati c’è l’avveniristico stadio che ospiterà i giochi olimpici invernali di Soči. Lo stadio dei giochi olimpici invernali del 2014 con un tetto in cristallo che andrà a coprire 40,000 i posti a sedere, e garantirà quindi, uno spettacolo al riparo dalla pioggia e del vento, offrendo spettacolari giochi di luci e riflessi. Il Responsabile di Populous, John Barrow, parlando dell’avveniristico impianto russo ha dichiarato: “la copertura sarà semi-trasparente e segmentata, perfetta per spettacoli pirotecnici che affiancano le cerimonie di apertura e chiusura delle olimpiadi”.
Populous è anche una design practice, è un leader nella realizzazione di ambienti di comunicazione e incontro, ed ha vinto l’appalto per la costruzione del nuovo stadio Londinese per i giochi olimpici del 2012.
La Populos si è resa protagonista anche della rinascita di uno storico impianto neozelandese, nella città di Christcurch, ad un anno di distanza dal violento terremoto che ha colpito la città stessa restituendo una ‘casa’ al gioco del rugby. Il disastro naturale ha procurato gravi danni all’intera città di Christchurch e compromesso l’utilizzo dell’AMI Stadium, nato nel 1881 e luogo storico dei Mondiali di Rugby. Il gruppo Populous consegnerà un nuovo spazio da gioco per gli incontri di rugby e per la nota squadra neozelandese dei Canterbury Crusaders. La costruzione, concepita come stadio temporaneo, sarà in possesso di elevati requisiti di sicurezza e ‘vestita’ con il manto erboso dell’AMI Stadium. Le tribune, recuperate dall’Eden Park di Auckland e coperte da una struttura riciclabile in PVC bianco opaco, disporranno di 18.000 posti a sedere, che potranno essere aumentati fino a 25.000 in occasione di importanti match. Il Christchurch Stadium, oltre a costituire un impianto dotato di grande flessibilità per l’allestimento di eventi sportivi e musicali, rappresenta un nuovo simbolo di speranza e di rinascita per la città neozelandese dopo il terremoto.
L’accordo con gli inglesi è senza dubbio un chiarissimo segnale, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che gli americani intendono fare sul serio.
Redazione GazzettaGialloRossa.it