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(R.Maida) Tutto confermato: Siena-Roma si gioca alle 20.45. Come previsto, la Lega non ha ordinato l’anticipo della partita nonostante il gelo che spaventa i protagonisti in campo e i tifosi sulle tribune (…)
LA MOTIVAZIONE – Non c’erano le condizioni per intervenire d’autorità, perché il prefetto di Siena assicura che lunedì sera la sicurezza dei tifosi sarà garantita. Domani non è prevista neve in città, perciò le vie d’accesso allo stadio Franchi saranno libere. E la temperatura? Potrebbe non scendere a -10. Solo a -6, come se fosse una consolazione. Ma il gelo, senza collaborazione, non sposta gli orari delle partite. Semmai le rovina. Perché il campo, che è vecchio e non dotato di riscaldamento, sarà spalato e reso agibile. Se poi il ghiaccio lo rendesse duro fino all’impossibile, sarebbe l’arbitro Rocchi a constatarlo insieme con i capitani delle squadre direttamente domani. In quel caso, la partita sarebbe rinviata (…)
IL CASO – La Roma è infastidita, per non dire irritata. Fenucci ha incontrato il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, venerdì in Lega, chiedendogli di anticipare l’inizio per evitare il freddo polare della notte toscana. E soprattutto per consentire alla sua squadra un rientro comodo in pullman. Ma Mezzaroma non aveva molto interesse a scontentare i suoi tifosi abbonati, che sarebbero stati penalizzati in un giorno lavorativo dalla partita pomeridiana, e allora non ha preso posizione.
LE VERITA’ – A questo punto però le versioni divergono. Il Siena fa sapere: siamo disposti all’anticipo ma le televisioni che pagano – Sky e Mediaset – si oppongono perché perderebbero ascolti e incassi pubblicitari con un Monday Day al posto di un Monday Night. La Roma ribatte: con le televisioni un accordo si era trovato, per un anticipo alle 14, ma è stato il Siena a dire no. Scintille tra club. Ma la sostanza non cambia. Siccome per modificare il calendario della serie A, in assenza di disposizioni delle prefetture, serve il placet delle tre componenti (le due società e le televisioni), la Lega è rimasta a guardare. E salvo novità dell’ultim’ora, non si inserirà nella questione.
L’ORGANIZZAZIONE – Ieri la Roma è tornata alla carica. Niente da fare. E allora Luis Enrique ha dovuto varare un piano alternativo di avvicinamento. Sono stati anticipati di mezz’ora la conferenza stampa della vigilia e l’allenamento di rifinitura a Trigoria (alle 13.30). E la squadra si metterà in viaggio in autobus nel pomeriggio, 36 ore prima della partita, scontentando l’allenatore e i giocatori che ormai si erano felicemente abituati alle trasferte di un giorno. Per coprire i 270 chilometri da Trigoria all’albergo scelto serviranno almeno tre ore, con l’incognita di neve e traffico, quindi non era il caso di partire lunedì. Ma c’è di più. Se la superstrada Siena-Bettolle, che collega all’A1, diventasse ghiacciata dopo la partita, la Roma si fermerebbe a dormire fuori casa anche nella notte tra lunedì e martedì. Dopo lo stop imposto dall’Etna a Catania, sarebbe una sorta di contrappasso per la società che per prima ha combattuto lo stress delle trasferte.
