È il giorno delle dichiarazioni. Ieri la Giunta ha dato il via libera, con l’adozione della delibera di pubblico interesse, primo tassello amministrativo dell’iter che dovrà portare alla costruzione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle.
Cauto e posato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti: «La delibera andrà in Consiglio che la valuterà, emendandola, cambiandola o approvandola. Seguiamo con grande attenzione e siamo coscienti dell’importanza del progetto. Valuteremo se quello presentato sarà in linea con la delibera» d’Aula.
Sulla stessa lunghezza d’onda, le affermazioni del presidente dell’Assemblea capitolina, Mirko Coratti: «L’iter sarà rigoroso. L’Assemblea capitolina, se lo riterrà opportuno, potrà emendare la delibera di Giunta che seguirà i passaggi nei municipi interessati e nelle commissioni consiliari competenti prevedendo in questo modo processi partecipativi e a garanzia della massima trasparenza».
Ottimista il sindaco Marino: «Sono assolutamente certo che i tempi siano verosimili e c’è tutto l’interesse dei privati ad accelerare il più possibile. Io sono convinto che si potranno iniziare i lavori nei primi mesi del 2015. Ora aspettiamo il voto dell’Assemblea e la conferenza dei servizi. Ho già l’assicurazione del presidente dell’aula Coratti che verrà convocata al più presto e poi sono sicuro che il lavoro della Regione verrà fatto nei tempi che la legge indica».
Da parte della Roma si parla di «un giorno importante nella storia del club», dice Mauro Baldissoni, direttore generale giallorosso. «C’è ancora tanto da fare – aggiunge – ma il quadro generale del progetto è definito e questo ci consente di pensare che il prossimo passaggio sarà ugualmente positivo». Di «impresa storica» parla anche Mark Pannes, responsabile del progetto Stadio per la Roma, mentre si alzano anche voci contrarie: Dario Rossin (Forza Italia) parla di «traffico imponete e pericolosità delle strade» e Piergiorgio Benvenuti (Ecoitaliasolidale) teme «una ennesima colata di cemento sulla Capitale». Ma l’allarme più rilevante, viene dal Municipio X, che ha approvato una memoria di Giunta: «Sono necessari – si legge – l’ammodernamento e il potenziamento della Roma-Lido, che deve essere effettivamente elevata a linea metropolitana; l’adeguamento dell’asse viario via del Mare-via Ostiense, dall’Eur a Ostia e la realizzazione del ponte di Dragona».