(G. Piacentini) È tornato in anticipo per (ri)prendersi la Roma. Smaltita la delusione per la mancata convocazione al Mondiale, ma per come è finita può essere stata una fortuna, Mattia Destro ieri era a Trigoria a lavorare. L’attaccante giallorosso, in anticipo di quasi una settimana rispetto al raduno, ha cominciato ad allenarsi per farsi trovare pronto da Rudi Garcia. Insieme a lui c’erano anche Medhi Benatia, la cui situazione contrattuale è sempre in attesa di una svolta, e Morgan De Sanctis, che in pratica non si è mai fermato per recuperare dall’operazione al gomito a cui si è sottoposto al termine del campionato.Tirato a lucido e molto motivato, così lo descrive chi lo ha visto da vicino nel suo primo giorno di lavoro, Destro sa benissimo che quella che sta per cominciare deve essere la stagione della sua definitiva consacrazione. Rispetto allo scorso anno, quando saltò tutta la preparazione e giocò la sua prima gara ufficiale solamente l’8 dicembre, la situazione è nettamente migliore sia dal punto di vista fisico sia da quello psicologico.
Il grande finale dello scorso campionato – 13 gol in 20 presenze con la media di una rete ogni 94 minuti, la migliore in serie A – è stato solo un assaggio delle sue potenzialità e in un mercato in cui si parla soprattutto di rinforzare il reparto offensivo, può essere proprio Destro l’arma in più. Non è un caso che la Roma stia cercando attaccanti con caratteristiche diverse dalle sue: Cuadrado, Iturbe, Cerci, Yarmolenko, Shaqiri non rispondono all’identikit del centravanti classico ma sono tutti esterni. Così come il belga Ferreira Carrasco, che entro lunedì dovrebbe essere un calciatore giallorosso: l’accordo col Monaco è in dirittura d’arrivo. Nessun problema per Emanuelson, atteso nella Capitale nelle prossime 48 ore per mettersi a disposizione di Garcia: il tecnico francese, che non vuole lasciare nulla al caso, prosegue nella pianificazione della prossima stagione e ieri ha incontrato a Trigoria lo staff medico al completo.