(L.Valdiserri) «A Roma mi trovo bene, sono entrato a far parte di un gruppo eccezionale. Siamo una squadra forte e ho un ottimo rapporto con tutti. A Cagliari, però, ho lasciato molti amici durante cinque anni fantastici e molto intensi. Così se domenica segno, non esulto».
Per Radja Nainggolan, che a gennaio ha tolto la maglia del Cagliari per vestire quella della Roma, la gara di domani al Sant’Elia non può essere come le altre. Troppo intenso il suo rapporto con il Cagliari – 131 presenze e 7 gol in rossoblù – e con la Sardegna, per archiviarla senza un bel po’ d’emozione. Un legame che non è solo calcistico, ma anche umano: è lì che ha trovato la compagna della sua vita, è lì che è nata la loro bambina.
«Sicuramente – sono le sue parole ad As Roma Membership – mi emozionerò al momento di entrare in campo». Sono molti i tifosi cagliaritani che non lo hanno dimenticato e che continuano a tifare per lui a distanza, manifestandogli il loro affetto soprattutto attraverso i social network.
Per questo motivo, stavolta, la formazione giallorossa, che di solito viene accolta in maniera molto «calorosa» quando arriva in Sardegna, potrebbe ricevere un’accoglienza differente rispetto al passato. «A Cagliari si sente tanto la partita con la Roma, per vari motivi. Non so se aspettarmi fischi o applausi, certamente i tifosi rossoblù sanno che ho sempre onorato la maglia e mi hanno sempre trattato bene. Forse a qualcuno non sarà piaciuto che sia andato via a gennaio, lasciando la squadra con una classifica non entusiasmante».
Entrambe le squadre hanno bisogno di punti: la Roma per consolidare il secondo posto e per mettere pressione alla Juventus, il Cagliari per blindare la salvezza. «I miei ex compagni sono molto bravi a sfruttare le ripartenze, giocano con intensità. Il loro punto debole potrebbe essere nella fase difensiva, soprattutto sui calci da fermo, ma sarà una gara dura perché hanno bisogno di punti e non possono fallire. Noi, invece, dobbiamo vincere per mantenere la posizione di classifica. Se giochiamo come sappiamo, possiamo fare risultato. Siamo una squadra che non deve avere paura di nessuno».
La Juventus è sempre nel mirino, a maggior ragione ora che il distacco in classifica si è ridotto: «Ho sempre detto che fino a quando la matematica non ci condanna, bisogna provarci. Certo, è difficile: la Juventus non perde un colpo, sono una squadra abituata a vincere. Noi, comunque, stiamo facendo un campionato di altissimo livello, nessuno se lo sarebbe aspettato ad inizio stagione».