(C. Zucchelli) Fosse dipeso da lui, James Pallotta, dopo essere stato a Roma la prima settimana di dicembre, sarebbe già tornato per presentare ufficialmente il progetto del nuovo stadio. Invece il presidente della Roma, con ogni probabilità, tornerà a metà febbraio, magari per le semifinali di Coppa Italia, come da consiglio del Comune.
LO STOP È dal Campidoglio, infatti, che è partito il suggerimento a Pallotta: in questo momento il comune di Roma è impegnato a risolvere questioni ben più serie, tra problemi economici e, sembra, dissidi interni nella stessa maggioranza che qualche problema a Marino lo stanno creando, e preferisce evitare di esporsi troppo (anche mediaticamente) nella vicenda dello stadio. Anche per questo Pallotta ha rimandato il viaggio: quando tornerà, vuole avere l’opportunità di presentare il progetto dell’architetto Dan Meis, ormai ultimato in ogni suo dettaglio. Sperando, ha confidato il presidente ai suoi più stretti collaboratori, che non ci sia un ulteriore slittamento dei tempi. Dopo aver visto in televisione da Boston l’Olimpico così pieno per Roma-Juventus ha voglia di accelerare i tempi, già in ritardo rispetto all’iniziale tabella di marcia. Ovviamente, Campidoglio permettendo.