La Roma non supera la prova del nove. Contro l’Inter, infatti, i giallorossi interrompono ad otto la striscia di vittorie consecutive, cominciata sabato 30 gennaio contro il Frosinone. Pareggio sofferto, raggiunto grazie al gol di Nainggolan utilissimo a mantenere a 5 i punti di vantaggio proprio sui nerazzurri in chiave 3° posto, “l’obiettivo minimo”, citando Luciano Spalletti. Ma vale pure una frenata in quella pazza rincorsa verso il paradiso dei primi due posti. Spalletti ha scelto ancora una volta di tenere fuori Dzeko, salvo poi buttarlo dentro nel momento del bisogno: “È strano quello che ogni tanto succede a Edin – ha detto il tecnico a fine partita – Deve riuscire a mettere tutto il suo carattere dentro la partita, ma ha tutte le qualità per essere un attaccante forte. Si è impegnato, anche se ha fatto scelte un po’ dubbie. E comunque ci ha dato una mano per trovare il pari”. Il tecnico toscano nota però una flessione nei suoi uomini: “Non siamo stati bravi come al solito nella gestione del pallone, ne avremo persi 15 in fase di uscita. Ma almeno siamo stati bravi a reagire. Caratterialmente abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, la cosa mi dà molta soddisfazione. Credo che il pubblico si sia divertito, io però per quanto fatto vedere dai miei mi aspettavo di vedere qualcosa di più nei minuti finali, dopo il pareggio, un risultato che va accettato”.
Anche dalle parole di James Pallotta, giunte dagli States dove il Presidente giallorosso vive, si nota una vena di amarezza: “Peccato per la mancata vittoria, ma la personalità che dimostra questa squadra continua a impressionarmi”.
Una Roma capace di reagire, che non si abbatte dopo un gol subito, questo è quanto uscito dalla gara contro i neroazzurri. Un ottimo segnale che permette ai giallorossi di stare sereni nella lotta al 3° posto, con un occhio sempre vigile rivolto verso il Napoli.
Matteo Isidori