Una stagione complicata, ma non molto diversa da quella 2012-2013. Il Bologna è a quota 21 punti, a due lunghezze dalla zona retrocessione. Lo scorso anno, a questo punto del torneo, era a 24 punti, a buon punto per il discorso salvezza. Salvezza, poi, raggiunta con congruo anticipo, tanto da chiudere l’anno al tredicesimo posto, a 44. Se il campionato finisse ora, il Bologna sarebbe salvo, ma la situazione in coda è tutt’altro che definita e in continua evoluzione, non a caso l’ultima classificata – il Sassuolo – è lontana 4 punti dai rossoblù. Con il nuovo allenatore, anche se di poco, lo score è migliorato: con Pioli erano stati ottenuti 15 punti in 18 partite. Con Ballardini – su 6 gare giocate – sono arrivati 6 punti. La media, dunque, è salita da 0.83 a 1 punto a partita. L’unico successo ottenuto da Ballardini è in trasferta a Torino il 9 febbraio scorso, 3-1. Il reparto che funziona meno del Bologna è l’attacco: 22 reti in 24 incontri. Nemmeno un gol a partita, per intenderci. Il quarto peggiore d’Italia. Inoltre, qualche settimana fa è stato ceduto in Cina il giocatore di maggior talento, Diamanti. Il nazionale italiano era anche il miglior marcatore della rosa con 5 realizzazioni. Il bomber attuale, invece, è il centrocampista Kone a 4 gol. Nella graduatoria della Lega Calcio “Supremazia territoriale” (possesso palla nella metà campo avversaria) il Bologna è ultimo. I giocatori più utilizzati, che hanno superato i 1000 minuti di presenze, sono il portiere Curci (2284), i difensori Antonsson (1988), Garics (1899), Morleo (1709), Natali (1644) e Mantovani (1031), i centrocampisti Kone (1890), Krhin (1308) e Perez (1260), gli attaccanti Cristaldo (1276) e Bianchi (1269).
Fonte: asroma.it