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CORRIERE DELLA SERA La Roma senza Totti e gol perde Garcia e la testa

Totti

(L. Valdiserri) – Il primo 0-0 della stagione costa alla Roma il primo posto in classifica. Resta l’unica imbattuta del campionato,maora è seconda dietro la Juventus. Non è un caso: senza Francesco Totti, infortunato dal 18 ottobre, la squadra giallorossa è passata da una media gol di oltre 2,5 a partita a una leggermente inferiore a uno. I campioni sono tali perché non si possono sostituire. Contro il Cagliari, che si è difeso secondo logica e che ha trovato nel portiere Avramov un sostituto in formissima di Agazzi, la Roma ha creato le sue occasioni e avrebbe meritato di vincere. Però si è spenta dopo un’ora e deve pure lei ringraziare il suo portiere, De Sanctis, che una volta nel primo tempo e una nel secondo è stato decisivo. La parte migliore della gara giallorossa è stata nei primi venti minuti, quando Gervinho, Maicon e Florenzi hanno avuto tre nitide occasioni. Quella in cui è andata più vicina al gol è stata il finale di primo tempo, quando Gervinho colpito un palo di testa su cross di Dodò e Strootman ha sprecato, solo davanti ad Avramov, un bell’assist di De Rossi. Il Cagliari si è reso pericoloso solo in un’occasione, con Ibarbo: è stato bravissimo De Sanctis a tirare fuori dalla porta il colpo di testa del colombiano.

Nella ripresa, la Roma è partita forte, ma ha sbattuto sempre contro Avramov, che ha respinto un tiro al volo di Florenzi (3’) e ha tolto dall’incrocio dei pali una sassata di Maicon da fuori area (6’). Il portiere serbo ha chiuso la gara come l’aveva iniziata, respingendo a tempo scaduto un colpo di testa di Castan. È una crisi, quella dei giallorossi, al terzo pareggio consecutivo dopo dieci vittorie di fila? Dirlo sarebbe ingeneroso, perché la squadra ha creato occasioni e si è impegnata. La classifica dice che il vantaggio sul Napoli (terzo posto) è salito a cinque punti e sull’Inter (quarta) è rimasto stabile a sette, con lo scontro diretto vinto per 3-0 in trasferta.

Però sono innegabili tre fatti1) dalla coppia di partite in casa contro Sassuolo e Cagliari ci si aspettava di più: c’è stata anche una componente di poca fortuna, ma non solo quello; 2) alcuni punti di forza della squadra, ieri Strootman e Pjanic, sono meno brillanti; un calo fisiologico, ma c’è pure l’impressione che gli allenatori avversari abbiano studiato molto il centrocampo giallorosso; 3) anche Rudi Garcia, che fin qui è stato comunque il miglior allenatore del campionato, calcolando il fattore rosa/punti, ha commesso qualche piccolo errore; ieri, ad esempio, è stata incomprensibile la sostituzione di Maicon, nel finale, con Bradley, che ha giocato in una posizione di esterno a lui completamente ignota.

E forse, come la media gol in calo senza Totti, è un simbolo anche l’espulsione per proteste del tecnico francese, la seconda dopo quella di Genova. La trasferta di domenica, a Bergamo, campo mai facile, potrà dire di più sul momento giallorosso. Ieri l’esperimento del tridente leggero, Florenzi-Gervinho-Ljajic, ha funzionato solo a tratti. E la cosa più sorprendente è che, entrato Borriello al 24’ s.t., sono finiti i cross in area che erano stati fin troppi nel primo tempo.

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