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GAZZETTA DELLO SPORT Non solo insulti, Garcia ha un’idea: avanzare Pjanic

Pjanic

(A. Pugliese) – Fuori dal campo succede di tutto, con i tifosi che contestano, Marquinhos che se ne sta in albergo con una febbre franco-spagnola e il d.s. Sabatini che, a Roma, si dedica al mercato. In campo, prima e dopo la conferenza che tante critiche gli ha portato, Rudi Garcia tenta invece di isolarsi e di isolare la squadra, dedicandosi soltanto al lavoro: tecnico e tattico la mattina, atletico il pomeriggio.

Rebus Pjanic Prima di pranzo (la squadra mangia soltanto con lo staff tecnico, il resto della spedizione giallorossa non sta con i calciatori per scelta dell’allenatore) Garcia prova vari schemi: esterni che crossano per gli attaccanti, pallone sempre a terra, scambi in velocità. Pjanic viene schierato davanti, nel gruppo degli attaccanti, insieme a Totti, Osvaldo e Borriello. Del resto, Garcia ha già fatto capire che Miralem è un giocatore offensivo e così avrà intenzione di schierarlo. In un ipotetico 433, che l’allenatore vorrebbe come «modulo privilegiato», il bosniaco, preso di mira dai tifosi, potrebbe essere il regista o l’interno, ma a questo punto non è detto che entri anche in ballo per un ruolo da esterno offensivo.

Voglia di rivincita In attesa di capire cosa succederà e in attesa di vedere sul campo da oggi il nuovo portiere Skorupski (ieri è toccato al diciassettenne Jedvaj), la Roma si augura che la voglia di rivincita di due protagonisti in negativo della passata stagione sia da stimolo ai compagni. Entrambi esterni sinistri, per motivi diversi hanno passato dodici mesi difficili e adesso sognano di rifarsi: «Mi sono allenato più in questi giorni che in tutto il ritiro dell’anno scorso », le parole di Dodò, che sta iniziando a mettere definitivamente alle spalle i problemi al ginocchio (anche se ieri ha corso sul campo anziché sulla pista di atletica), mentre Balzaretti, prima contestato e poi applaudito dai tifosi, ha ammesso: «Il derby del 26 maggio difficilmente si cancellerà, è una macchia incancellabile, neanche dovessimo vincere cento partite.Noi però cercheremo in tutti i modi di rifarci». La Roma spera che lui e i suoi compagni ci riescano. Anche perché i tifosi, almeno a vederli ieri, sembrano aver davvero esaurito fiducia e pazienza.

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