(M. Iara) – Il Viminale si affretta subito a precisare che «non cambia nulla» ma la nuova card della Roma, che dal 4 aprile consentirà ai supporter giallorossi di andare in trasferta senza la tessera del tifoso, segna una svolta simbolica. Quantomeno nella percezione di quella parte dell’opinione pubblica che ha mal digerito (per usare un eufemismo) l’introduzione della tessera nel 2009 e l’ha pure boicottata.
Si chiama «As Roma Club Away» ed è l’ultima tappa di un percorso che aveva già visto la società adottare misure alternative. Prima il carnet di biglietti (inizialmente ostacolato dal Viminale) nel corso della scorsa stagione, poi la «As Roma Club Home» in estate, per consentire di abbonarsi senza sottoscrivere la tessera del tifoso. Un escamotage che, combinato con l’effetto Zeman, aveva fatto impennare gli abbonamenti: dai 17 mila del 2011-12 agli attuali 24.822.
Novità – Ma cosa cambia? I controlli di sicurezza sono gli stessi. Il tifoso è sottoposto alle verifiche del sistema centralizzato delle Questure: niente Daspo in corso, niente condanne per reati da stadio negli ultimi 5 anni. Vengono a cadere i connotati commerciali: la card, tanto per intenderci, non può essere associata a una carta di credito, pratica scorretta peraltro già bocciata dal Consiglio di Stato. Inoltre la tessera non disporrà di chip né di Rfid (l’identificazione a radio frequenza), ma solo di un codice a barre. I tifosi, pur con qualche distinguo, sono soddisfatti.
E ne è testimone l’avvocato Lorenzo Contucci, noto anche per essere specializzato nella difesa degli ultrà: «Questa iniziativa va nella direzione dei tifosi. Garantisce le esigenze di sicurezza come il diritto di andare in trasferta senza la tessera del tifoso, che prevedeva la sottoscrizione di un codice etico, era a tutti gli effetti una carta di credito e aveva il chip. Il modello sono le membership britanniche, che non vengono imposte da un ministero ma rientrano nelle scelte imprenditoriali di una società. Questa è una vittoria di chi criticava la tessera del tifoso per come era stata concepita: strumento non di sicurezza ma commerciale».
Altre società – La card, che costa 20 euro e ha durata triennale, verrà rilasciata in tempo reale: basta con le lunghe attese. La Roma ha «preso atto delle problematiche riscontrate recentemente dai propri tifosi nell’acquisto dei tagliandi per le trasferte di fatto emettibili in base alle attuali disposizioni esclusivamente dietro presentazione fisica della tessera del tifoso». Insomma, una mano tesa verso i tifosi che probabilmente verrà seguita da altri club. Non rappresenta la scomparsa della tessera del tifoso, ma di certo una sua mutazione.