(A. Ghiacci) – C’è stato il contatto. E, anche, una prima bozza di offerta. Che, va detto subito, non arriva a pareggiare la richiesta, ma che sicuramente manifesta la voglia della Roma di arrivare a Paulinho. Walter Sabatini, direttore sportivo giallorosso, lavora sul centrocampista ventitreenne del Corinthians. Il blitz di Milano, nei giorni
Resta la necessità di ingaggiare anche un centrale difensivo In Brasile piace Dedè del Vasco da Gama scorsi, è servito proprio a questo. A gettare le basi per chiudere l’acquisto del mediano che ha dato garanzie: il giocatore è pronto per giocare in Italia e ha quelle caratteristiche – grande qualità e capacità innata di arrivare prima degli altri sulle cosiddette “palle morte” in mezzo al campo – che ora la Roma cerca, per completare un reparto dove già ci sono De Rossi e Gago e dove, quindi, serve un “rubapalloni”. Sabatini ha incontrato l’agente del calciatore, Thiago Scuro, proponendo una cifra di 4-5 milioni di euro per portare Paulinho a Trigoria. La richiesta, invece, parte da 8-9 milioni: siamo quindi a metà strada. I contatti sono attivi e vanno avanti giorno per giorno. (…)
DIFENSORE – Continua la caccia giallorossa anche a un difensore centrale. I nomi sul taccuino di Sabatini in questo caso sono tanti. Sempre partendo dal Brasile, c’è Dedè, 23 anni, del Vasco da Gama. Considerato molto forte in patria, il centrale costa circa 10 milioni di euro. Anche qui, come si può comprendere, la questione è soprattutto economica. La Roma tiene sempre sott’occhio anche l’Argentina: i centrali difensivi di quella scuola garantiscono sempre grande affidabilità e non hanno particolari problemi nella fase di ambientamento al campionato italiano. Nicolas Otamendi (23 anni, del Porto) e Ezequiel Garay (25 anni, del Benfica) sono gli obiettivi di Sabatini.
PROGETTO – La Roma, anche tagliando, vuole riuscire a migliorare la rosa a disposizione di Luis Enrique. Il piano è chiaro: ridurre l’organico, tentare di renderlo più idoneo possibile al nuovo disegno tattico, e col tempo inserire qualcuno dei ragazzi della Primavera con i più grandi. Come l’ultimo arrivato Nico Lopez, talento uruguaiano che si sta allenando con Alberto De Rosssi:«Lo stiamo tenendo con i giovani – ha detto Sabatini – per fargli metabolizzare i sistemi di vita non solo calcistica. Ora non vogliamo esporlo a grandi stress per la sua giovane età. Fra qualche mese, nel corso della stagione, passerà in prima squadra» . E così sarà, gradualmente, anche per Viviani, Tallo, Nego e Verre, quelli cioè che appaiono più pronti degli altri al salto.