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Roma-Feyenoord, MOURINHO: “Felice qui, buon rapporto con la proprietà. Dybala ha ritrovato la gioia persa. Punti Juve? Lo dico da mesi” (VIDEO)

Dopo una partita incredibile allo Stadio Olimpico, la Roma batte il Feyenoord 4-1 dopo i tempi supplementari e ribalta il risultato dell’andata dei quarti di finale di Europa League, qualificandosi in semifinale. Dopo la gara il tecnico giallorosso José Mourinho ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:

MOURINHO A SKY SPORT

Vittoria diversa dalle altre. Questa serata ha confermato i vostri valori?
“Sì. La squadra ha giocato benissimo una partita difficile da giocare e da gestire. La situazione di Dybala non ha aiutato a preparare la partita, così come l’infortunio di Wijnaldum non aiuta a gestire la partita perché mi mangia un cambio. Per mettere Dybala dentro sapevo che avrei dovuto avere un altro cambio. I ragazzi hanno gestito la partita alla grande contro una squadra ottima, ma noi siamo stati superiori”.

In serate come queste su capisce la sua importanza in panchina. E anche perché prende uno stipendio così alto (ride, ndr).
“Si capisce anche perché ho tanti capelli bianchi. Ho fatto 150 partite europee, ho visto di tutto. Avevo detto ai giocatori che oggi non sarebbe stata come contro Salisburgo o Bodo/Glimt. Avevo detto loro che l’1-0 al 90’ sarebbe stato perfetto. Con il mio staff ho gestito una partita complicata, l’infortunio di Wijnaldum mi ha creato problemi. Quando ho messo Dybala ho dovuto fare anche gli altri cambi insieme. Poi abbiamo aspettato i supplementari per avere una nuova finestra. Sono contento per i ragazzi”.

Abbiamo tanti campioni in studio.
“Non c’è Cassano, no?”.

Quanto sei orgoglioso di ciò che stai facendo a Roma?
“Ho l’esperienza sufficiente per capire il lavoro che sto facendo. Sono equilibrato, sono in una fase in cui i giocatori e i tifosi sono più importanti, io sono l’ultimo. Io cerco di dare gioia ai tifosi e di far crescere i ragazzi. Sono sicuro che i tifosi sarebbero andati a casa felici per la squadra a prescindere dal risultato. Abbiamo dei limiti, Dybala è stato un dubbio fino all’ultimo minuto. Non sono mai arrabbiato con la squadra, neanche quando si perde. Questa squadra è una famiglia, con tutti i suoi limiti. Ora dobbiamo riposare e pensare alla partita di Bergamo. Dobbiamo dimenticare l’Europa League”.

Dybala aveva perso un po’ di fiducia prima di venire alla Roma? Come gliel’ha fatta ritrovare?
“Dybala cercava più che la fiducia la gioia persa e l’ha trovata qua. Ha trovato un bel gruppo, un allenatore che lo capisce e un pubblico che lo ama. In campo ha trovato leadership per la sua qualità. Lui sicuramente penserà che ha le qualità per giocare nelle squadre più forti del mondo e pensa bene, ma qui ha trovato gioia e amore. Questo si vede anche in campo. Lui ha rischiato oggi, gli avevo detto che sarebbe potuto entrare e poi uscire dopo due minuti. Gli ho detto ‘entra, prova e se devi uscire esci’”.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Qual è la sua gioia in una serata come questa in uno stadio tutto per la Roma?
“La mia gioia è normale per vincere, per il modo in cui la squadra ha giocato, per la gioia dei tifosi. Durante la partita ho pensato che, anche se non avessimo vinto, la gente sarebbe andata a casa orgogliosa dei ragazzi. È la base di tutto. Si vince e si perde, ma ci sono cose non negoziabili. Io e i miei ragazzi lo abbiamo capito. Ho detto prima della partita che o vinciamo o andiamo a casa stanchi morti. Abbiamo vinto e abbiamo meritato”.

Adesso c’è la possibilità di una finale italiana tra Juventus e Roma. Oggi la Juventus ha ricevuto i 15 punti tolti. Un suo commento.
“La finale può essere italiana, ma anche senza italiane. Della Juventus parlerà Max (Allegri, ndr) e ne parlerà bene. Per quanto ci riguarda il Bayer Leverkusen è un avversario molto difficile, ma essendo una semifinale di Europa League non possiamo aspettarci una squadra di poca qualità. La decisione di oggi non mi dice niente. Sono in Italia da quattro anni, cioè due più due. Da tre mesi dico che bisogna dimenticare il -15, è uscita oggi la notizia alle 18 e io pensavo che uscisse alla 21. Non mi cambia nulla”.

Serate come questa non le fanno venire voglia di restare oltre il 2024?
“Sono felice qui, non posso nasconderlo. Sono felice perché mi piace la gente e io piaccio alla gente. Ho la sensazione che a Trigoria, che è il mio spazio di lavoro, sono rispettato da tutti e io rispetto tutti. Ho un buon rapporto con la proprietà, un rapporto di rispetto e un rapporto positivo. E lo stesso con il direttore. I giocatori sono fantastici, c’è un’empatia tremenda con tutti. Non posso dire che sono come figli perché ne ho due e li amo tantissimo. Non posso dire che i giocatori siano come figli, ma quasi. Non posso dire che non sono felice qui, perché sono felice qui. Qualche volta ho le mie frustrazioni e qualche volta penso ad ambizioni diverse, però vediamo. L’importante in questo momento è che sono davvero felice, lavoro per la gente. Ho visto la gente con una gioia tremenda e per me è importante”

Ieri in conferenza aveva desiderato i gol, la squadra sul campo ha risposto. Come si sente?
“Con i gol? Potevamo segnare di più. Abbiamo avuto belle opportunità, ma voglio essere equilibrato. Non dimentico una parata di Rui Patricio sullo 0-0. Non dimentico la qualità del gioco del Feyenoord, che non ti fa sentire tranquillo nella gestione della partita. Sono arrivati i gol, bellissimi. Il secondo è arrivato nel momento di grande pressione, dove siamo stati quasi fuori dalla competizione, però sono contento”.

Poi Mourinho si alza per regalare ad un giornalista olandese il portachiavi della Conference League: “Bello, no?”.

MOURINHO A ROMA TV+

“Giocatori bravi, grande carattere, mentalità e spirito di squadra. Abbiamo avuto maturità e ci abbiamo creduto sempre senza perdere la testa, gestendo i tempi di gioco. Abbiamo avuto il coraggio di andare faccia a faccia nei momenti di difficoltà. Siamo la squadra che ha meritato di più, oggi come in Olanda”.

Questa è una squadra che non molla mai…
“Ieri ho detto ai ragazzi che oggi non sarebbe stata come con il Bodo o il Salisburgo, che arriviamo e risolviamo la partita presto. La gente ha creduto in noi, anche chi era in panchina era preparato mentalmente. Abbiamo giocato con più di 11 giocatori. Arbitro di alto livello, avversario di qualità con un ottimo allenatore che purtroppo per tanto tempo ci ha mancato di rispetto”.

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