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Conferenza stampa, FONSECA: «Andrò via con la Roma nel cuore. È importante arrivare in Europa, con Dzeko tutto risolto»

Paulo Fonseca parla alla stampa per l’ultima volta da allenatore della Roma. In via eccezionale il tecnico portoghese tiene la consueta conferenza stampa in anticipo rispetto all’ultimo allenamento. Fonseca risponderà dalle 10.30 alle domande dei cronisti nella sala Champions di Trigoria alla vigilia dell’ultima di campionato con lo Spezia. Questo il suo intervento:

Si è parlato poco della partita di domani, eppure è fondamentale per l’Europa. I giocatori sono motivati e concentrati?
Penso di sì, ci siamo allenati bene in settimana, mi sembra che la squadra sia motivata. tutti abbiamo la consapevolezza che è importante arrivare in Europa e siamo tutti concentrati e preparati per fare una buona partita domani.

E’ la sua ultima conferenza stampa, ha portato tante cose positive nel calcio italiano, abbiamo apprezzato il suo stile e il fatto che non è mai ricorso ad alibi. In questi 2 anni c’è un momento bello che si porterà con sè?
È difficile sceglierne uno, penso che il più bello sia il rapporto con voi, con i giocatori, i tifosi e con chi ha lavorato con me. Con tutti ho avuto rapporti basati su rispetto e onestà. I risultati sono importanti, ma anche i rapporti lo sono. Mi tengo questo, sono le cose più belle che ho avuto qui

Pensa che aver tolto la fascia a Dzeko lo abbia demotivato in campionato? A livello umano cosa l’ha delusa di quello che è successo lo scorso gennaio?
Non ha influenzato il suo campionato, ogni squadra vive questi momenti, abbiamo avuto modo per chiudere la questione e la sua ultima partita lo ha dimostrato, abbiamo risolto tutto come succede in ogni squadra.

E’ rimasto deluso dal rendimento stagionale di Pedro, che è tornato decisivo con la Lazio dopo un lungo periodo anonimo?
Ha iniziato bene la stagione, dopo i problemi fisici ha avuto difficoltà a tornare al meglio. Ma sta tornando ad essere il giocatore visto a inizio stagione.

Ha qualche rimpianto del periodo tra il derby d’andata e la doppia gara con lo Spezia, quando abbiamo avuto la sensazione che si era rotto qualcosa?
Non penso che si sia rotto qualcosa, d’altronde siamo arrivati in semifinale di Europa League. E’ una dimostrazione di questo, una squadra così non sarebbe arrivata in semifinale, la squadra ha continuato ad essere ambiziosa

La partita più bella a Roma?
Abbiamo fatto tante belle partite, come tutti ci hanno riconosciuto la squadra ha giocato un bel calcio. Abbiamo giocato bene in tante partite, è difficile sceglierne una.

C’è un insegnamento che lei lascia alla squadra e per il quale crede che sarà ricordato?
Credo la necessità di avere sempre equilibrio, non fare drammi quando si perde. È vero che qui c’è tanta pressione, ma è importante lasciare l’idea di non fare drammi quando si perde, bisogna avere sempre un forte equilibrio se si vuole vincere.

In cosa ha migliorato la Roma da quando è arrivato?
Nell’equilibrio, nella voglia di vincere indipendentemente da ciò che è successo la partita prima. Difficile indicare altro, ma questo è il fattore principale, la squadra deve avere sempre voglia di vincere.

Si dice che chi conosce questa città ne rimane stregato per sempre…
Come ho già detto è stato per me un grande orgoglio essere allenatore della Roma, ho imparato molto qui. E’ chiaro che allenare la Roma è un motivo di orgoglio per qualsiasi allenatore. I tifosi sono stati sempre gentili con me, così come le persone che hanno lavorato qui. Io parto da qui ma lo faccio con la Roma. Porterò i tifosi, il club e tutte le persone che ho trovato qui nel cuore.

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