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Caso Diawara, respinto il ricorso, confermato lo 0-3 a tavolino di Verona-Roma. Fienga: “Norma troppo rigida”

Guido Fienga

Giornata chiave quella di oggi per la Roma. Presso il Collegio di Garanzia del Coni, infatti, si discuterà del ricorso presentato dal club giallorosso dopo la sconfitta a tavolino di Verona-Roma per il “caso Diawara”. Per la Roma presenti l’Ad Guido Fienga, l’avvocato Conte e l’ex team manager Gianluca Gombar in qualità di testimone.

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22.15 – A dibattimento concluso, trapelano le dichiarazioni in udienza dei protagonisti. «Se ci fosse stato dolo la pena sarebbe stata ancora più forte» è stata la replica all’avvocato Conte di Stefano Fanini, legale del Verona, Stefano Fanini. «Per quanto riguarda la fattispecie, la norma è in vigore dal 2014 e tutti i club l’hanno rispettata e questo caso che discutiamo è uguale a quello di Pescara-Sassuolo del 2017 che portò alla sconfitta a tavolino degli emiliani».

«Non si può prescindere dai precedenti del Collegio di Garanzia e in particolare dalla decisione numero 6 del 2017 (Pescara-Sassuolo, ndr) – è invece la requisitoria di Livia Rossi, procuratore nazionale della Procura Generale dello Sport – . La conclusione della procura generale non può che esser del rigetto del ricorso».

Fonte: Ansa

20.12 – Ora è ufficiale: il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso della Roma. Resta invariata la decisione del Giudice Sportivo e di conseguenza resta anche la sconfitta a tavolino.

Questo il testo del dispositivo:

“IL COLLEGIO DI GARANZIA DELLO SPORT

Nel giudizio iscritto al R.G. ricorsi n. 113/2020, presentato, in data 10 dicembre 2020, dalla A.S. Roma S.p.A., in persona del suo Direttore Generale, legale rappresentante pro tempore, CEO Dott. Guido Fienga, nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), in persona del Presidente legale rappresentante pro tempore, Dott. Gabriele Gravina, e della società Hellas Verona FC, in persona del legale rappresentante pro tempore, Amministratore Unico Sig. Maurizio Setti, per l’annullamento della decisione n. 13/2020-2021 della Corte Sportiva d’Appello Nazionale della FIGC del 10 novembre 2020, trasmessa via pec in pari data, con cui la suddetta Corte ha respinto il ricorso avanzato dalla ricorrente avverso la decisione del Giudice Sportivo c/o la Lega di Serie A, di cui al C.U. n. 32 del 22 settembre 2020, con il quale è stata irrogata, a carico della A.S. Roma S.p.A., la sanzione della perdita della gara contro l’Hellas Verona, disputata in data 19 settembre 2020, valida per la prima giornata di Campionato di Serie A – s.s. 2020/2021, con il risultato di 0-3, per la violazione del punto 8 ed ai sensi del punto 9 del C.U. n. 83/A del 20 novembre 2014.

Respinge il ricorso”

16.28 – Terminata l’udienza, il Ceo Fienga si ferma all’uscita del Coni con i giornalisti presenti: “Riconsiderare una norma oggettivamente troppo rigida, abbiamo spiegato che la Roma non si nasconde, ammette le proprie responsabilità senza aver avuto alcun vantaggio che invece una pena così rischia di portarlo al Verona. La norma è chiara, ora è compito del Collegio di Garanzia capire se si può rivedere. Equiparazione della Procura col precedente del Sassuolo? Non la pensiamo così perché nel caso nostro avevamo tanti slot liberi, in quel precedente la lista era completa”.

Sulla risposta della Lega alla lettera per il rinvio di Juventus-Napoli
“La decisione in questo caso non necessita motivazione, ci è stato detto. Non vogliono accogliere alcuna richiesta della Roma senza dare motivazioni e adducendo che riguardo alle coppe europee basta l’accordo tra due squadre per spostare una partita. Figurarsi cosa può accadere se questa regola viene fatta passare…”.

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15.40 – Questo l’intervento dell’avvocato Conte: “Abbiamo studiato approfonditamente la carte, la norma che la Roma contesta è la non proporzionalità della sconfitta a tavolino, merita una specifica in più”. La tesi difensiva esposta dal legale giallorosso si basa sull’assoluta buona fede nell’inserire Diawara nello slot errato. Il club capitolino vuole porre l’attenzione sul fatto che la segnalazione del delegato di Lega Marino, dopo l’alert multiplo ricevuto, sia stata quantomeno fuorviante”.

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