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Le PAGELLE di Roma-Torino: Dzeko polveri bagnate, Mancini annientato da Belotti. Pellegrini serata storta

(K.Karimi – A.Papi) – Ecco i voti e le pagelle del match tra Roma e Torino, valido per la 18.a giornata di campionato:

-ROMA-

Pau Lopez 5,5: Non gli si può imputare grosse colpe sul gol di Belotti che lo fulmina con un sinistro potente sotto la traversa. Il rigore lo coglie spiazzato, ma la trasformazione del “gallo” è impeccabile. Bravo nel primo tempo ad allungare la traiettoria di un tiro del centravanti granata sul palo.

Florenzi 5: Non fa nulla di clamorosamente sbagliato, ma soffre terribilmente la fisicità di Ola Aina e la vivacità di Berenguer. Un suo appoggio sbagliato porta all’azione del vantaggio del Toro. In certe sfide da terzino va in difficoltà. Verità confermata.

Mancini 5: Rimane troppo distante da Belotti sullo 0-1, marcandolo a 3 metri di distanza. Viene surclassato dalla prepotenza fisica del 9 avversario, non trovando mai il bandolo della matassa. Ammonito per proteste, ma li le responsabilità sono estendibili all’inguardabile Di Bello.

Smalling 5,5: In realtà meriterebbe la sufficienza perché è l’unico a reggere la baracca dietro, ma il fallo di mano del rigore dello 0-2 penalizza il finale di partita. Intervento scomposto e rigore che a termine di regolamento poteva starci. La sua leadership comunque non si discute, è sempre ben posizionato per tamponare le ripartenze degli uomini di Mazzarri.

Kolarov 4,5: Non riesce a cavare un ragno dal buco, nè in avanti nè dietro. Ingaggia un duello perdente con De Silvestri e Verdi, messo sempre in mezzo anche dagli inserimenti di Berenguer. Ma il peggio di sè lo dà in fase di cross, dove non ne azzecca una. Arriva cento volte sul fondo e spara puntualmente addosso al difensore. Serataccia

Diawara 6,5: il migliore in casa romanista. Bravo a cucire il gioco e a recuperare palla. Fisicamente è brillante e in fiducia. Con pochi tocchi prova a verticalizzare, ma i compagni non lo assistono adeguatamente. Senza alcuni dei suoi recuperi poteva finire anche peggio.

Veretout 5: Forse innervosito da un’ammonizione inesistente, finisce per risultare evanescente. Prevedibile nei passaggi orizzontali e poco reattivo sulle gambe. Esce per far posto a Mkhitaryan nel secondo tempo.

Pellegrini 5: sembrava ispirato nei primi minuti quando sfiora anche il gol con un bel destro da fuori su cui Sirigu è provvidenziale. Con il passare dei minuti si intestardisce nella giocata e finisce per sbagliare quasi tutto. Viene abbassato in mediana con l’ingresso di Mkhitaryan e la sua partita finisce lì.

Zaniolo 5: Le sue sgroppate sono sempre un fattore, ma se di fronte ci sono gente come Aina e Djidji diventa tutto più difficile. Non riesce ad imporre il suo strapotere fisico e questo ne condiziona la prestazione. Nel secondo tempo è praticamente sparito dalle scene.

Perotti 6: Il solito schema della Roma è andare sulla sinistra e aspettare la giocata uno contro uno dell’argentino. Purtroppo nelle occasioni in cui è riuscito a battere De Silvestri in dribbling, nessuno è stato lesto ad approfittarne al centro dell’area. Dopo l’ora di gioca manca la benzina nelle gambe ed è logico sostituirlo. La squadra è ancora troppo dipendente dalle sue intuizioni.

Dzeko 4,5: Anche giocando 120’ oggi c’era la sensazione che non avrebbe mai segnato. Palle basse, cross in area, tentativi da fuori, tutto fatto nel modo e nel tempo sbagliato. Quando il terminale bosniaco è in queste condizioni la squadra ne risente tantissimo. La sosta non gli ha fatto bene.

Mkhitaryan (dal 63’ per Veretout) 5: ha sul piede il comodo appoggio del momentaneo pareggio ma arriva con il passo sbagliato incespicando sulla sfera. Lontanissimo parente del giocatore esplosivo in grado di creare sconquasso nelle difese avversarie. Fisicamente spento.

Kalinic (dal 73’ per Perotti) 5,5: entra con il giusto piglio alla ricerca del gol del pari. Avrebbe anche una comoda chance sul bel cross da destra di Ünder ma strozza  clamorosamente a lato. Vivace nell’andare in profondità ma non basta.

Ünder (dall’86’ per Zaniolo) 5: beccato dal pubblico per la sua goffaggine in un tentativo di dribbling sotto la Monte Mario. L’emblema del suo stato attuale. Demoralizzato.

Fonseca – Torna dopo la sosta con una prestazione al di sotto delle aspettative. Dopo un avvio discreto la Roma perde le redini del gioco innervosita dal catenaccio del Toro e dall’indescrivibile arbitraggio del signor Di Bello, assoluto protagonista della serata. Questa volta il mister se la cava con un  giallo in panchina, senza trascendere come con il Cagliari. Sicuramente per entrare in Champions, al di là delle direzioni di gara, occorre fare molto di più. Ancora una volta i ritorni dopo la sosta sono indigesti.

-TORINO-

Sirigu 7,5; Izzo 7, Nkoulou 7, Djidji 6,5; De Silvestri 6,5, Lukic 6, Rincon 6,5, Ola Aina 7; Verdi 6 (69′ Meïte 6), Berenguer 6,5; Belotti 8,5
A disp.: Ujkani, Rosati, Bonifazi, Buongiorno, Laxalt, Adopo, Zaza.
All. Mazzarri 7

 

GGR

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