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Conferenza Stampa, Di Francesco: “Grande emozione sfidare il Sassuolo. Schick parte dall’inizio. Voglio concretezza per cancellare il mal di gol” (VIDEO)

Di Francesco

Oggi alle 13.45 direttamente da Trigoria va in scena la conferenza stampa pre-match di Eusebio Di Francesco, che anticipa i temi di Roma-Sassuolo, ultima giornata di campionato del 2017:

Tempi di bilanci: come sono stati questi 6 mesi alla Roma?

“Mancano due partite, c’è anche quella con la Sampdoria da recuperare per dare un giudizio compiuto. Abbiamo fatto ottime cose, siamo cresciuti ma ci manca qualcosina per diventare ancora più competitivi. Dev’essere un modo per spronare la squadra, mentalizzare certi concetti e dare continuità nelle partite”.

Le sue emozioni da ex del Sassuolo? Come lavora Iachini?

“Non ho mai fatto lettere o elicotteri per ringraziare il Sassuolo, un ambiente straordinario e ho condiviso cose che mi terrà sempre dentro. Un amore grande, un percorso bellissimo. Quando rivedo certe persone e mi emoziono ancora, il gol di Missiroli quando abbiamo vinto il primo campionato. Ricordo la vittoria in Serie B, ringrazio tutti partendo dalle persone più piccole, uno splendido gruppo. Iachini ha una mentalità forte, è un martello. Ha dato solidità straordinaria, come gli ultimi risultati”.

Pellegrini e Defrel sono altri ex: che impatto stanno avendo a Roma?

“Pellegrini è un ’96 e sta giocando tanto, qualcuno pensa che debba giocare sempre. Ha grandi prospettive, anche a livello di Nazionale, sono contento di lui ed è in continua crescita. Ha maggiore personalità in campo e lo ritengo un titolare. Defrel è stato sfortunato, anche perché non è ancora riuscito a creare gol. Ha ripreso una botta in allenamento e sta ancora cercando di smaltirla. Volevamo recuperarlo per domani ma non sarà convocato”.

Il lavoro degli attaccanti?

“Parlarne oggi lascia il tempo che trova. Dobbiamo portare concretezza in campo, dimostrare di superare questa difficoltà nel fare gol. Creiamo tanto, abbiamo messo in difficoltà la Juventus, ma anche col Torino è stata emblematica. I risultati cambiano i giudizi ma ci sta, dobbiamo rispondere sul campo”.

Schick e Dzeko insieme: si può cambiare modulo o partirai sempre dal 4-3-3?

“Quando si parla di numeri dipende dalle caratteristiche. Nel 4-3-1-2 c’è un trequartista dietro le punte, a Torino nel finale giocavano 4-2-4, per spostare gli equilibri e mettere più uomini di area. Per concretizzare servono giocatori che sappiano fare gol. Ma la squadra ha ormai dei meccanismi importanti, non li cambiamo dopo 2 partite perse. Io posso utilizzare il 4-3-3 o il 4-2-4, l’altro non ce l’ho neanche in testa, se cambio lo faccio solo per mettere due punte vere”.

La tua idea di partenza è il 4-3-3 e cambiare in corsa o partire con il 4-2-4?

“Entrambe le cose, posso modificare qualcosa per migliorare. Ma tutto è il contrario di tutto, bisogna sempre avere equilibrio. Non vi dirò come partirò, sicuramente Schick giocherà dall’inizio”.

Monchi dice che a gennaio la Roma non farà acquisti…

“Io sono in piena sintonia col direttore, parlare di mercato non mi interessa perché ho da pensare ai miei e al Sassuolo e portare a casa 6 punti nelle prossime partite. Dobbiamo migliorare, ma di mercato non mi interessa. Magari ne parleremo, si possono modificare le idee, me lo avete insegnato voi. Io devo avere più equilibrio, ma il mercato è l’ultimo dei miei pensieri”.

Carnevali ha detto che lei ha superato le avversità. Qui a Roma come si fa?

“Periodo difficile non ne vedo, abbiamo fatto cose straordinarie per la qualificazione Champions ma siamo leggermente dietro in campionato. E’ ovvio che per ripartire bisogna vincere, la mia forza è cercare di saper prendere le sconfitte nel modo giusto, capire dove migliorare. Anche dalle vittorie, ben vengano quelle sporche che danno fiducia. Dobbiamo vincere domani, il Sassuolo ha fatto bene ma noi abbiamo bisogno dei 3 punti”.

De Rossi ha detto che non bisogna abusare della parola ‘vincere’. Se ne abusa a Roma perché non lo si fa da 10 anni?

“Mi piace la parola, vincere per migliorare, valorizzare i tuoi giocatori. Vincere sul campo piace a tutti, ma bisogna usarla nel modo giusto, attraverso un’idea. E’ quello che sto cercando di fare qui a Roma, anche imparando dagli altri, avere la determinazione e la cattiveria agonistica che ha la Juve e che noi abbiamo dimostrato di non avere sempre”.

Quanto si sente diverso rispetto a quando allenava il Sassuolo? Si da un voto?

“Non mi do voti e non li do agli altri, datemeli voi. Sono contento di ciò che sia cambiato, ma ci vuole pochissimo per tornare indietro, il confine tra bene e male è sottile. Bisogna andare avanti e non disperdere il nostro vantaggio. Roma è un’esperienza diversa, da allenatore devo valutare tutto a 360°, mi sento integrato e stimolatissimo. L’esperienza di Sassuolo è stata basilare. Mi piace quando sento parlare di famiglia, Trigoria dovrà diventare così”.

Schick che umore aveva dopo Juventus-Roma?

“Un errore così pesa contro la Juventus, ma deve avere la forza per superarlo. Gli sono vicino, è un capitale della società ed è davvero forte. Non è ancora un grande campione, ha qualità ma deve fare tantissima strada. Deve lavorare sul fattore psicologico, deve superare questo errore. Non dobbiamo pensare che non abbiamo pareggiato per colpa sua, la sconfitta passa attraverso la prestazione di squadra, potevamo segnare ed evitare di prendere gol, comunque davanti ad una squadra forte che ha qualcosa più di noi”.

I centrocampisti segnano poco: come risolvere questo problema? Nainggolan da mezzala può fare 18 gol come già ha detto?

“Nainggolan ha preso tanti pali, l’anno scorso tirava da qualsiasi posizione e faceva gol. Anche io nella Roma ho fatto 8 gol ma non ero un fenomeno. Radja ha qualità importanti, da mezzala può migliorare l’attacco alla porta, deve stare più dentro l’area. Ha avuto qualche chance, non dico 18 gol ma spero segni un po’ di più. Mi do 4 per quello che ho detto, ma magari mi darete 10 se Nainggolan comincia a segnare. C’è un problema di gol per tutti, sono annate particolari, lui giocava dietro la punta ma con me farà altro”.

Come mai la Roma fatica a fare gol? Dipende dalla flessione di Dzeko?

“Credo che l’Inter ha fatto 40 punti grazie ai gol di Icardi soprattutto. L’attaccante deve far gol, Dzeko dimostra di averlo nel sangue. Deve tornare a segnare, anche se è uno di quelli che calcia di più in porta. Se manteniamo Dzeko a 9-10 gol non possiamo ambire a qualcosa di importante. Non ho la bacchetta magica, devo stimolarli a trovare determinati movimenti, magari l’attaccante si ferma e invece crederci di più come ha fatto Benatia contro di noi. crediamo di più che il nostro compagno ci possa mettere un pallone decisivo”.

Juventus ancora superiore: bisognerebbe impegnarsi a non cedere i gioielli a una rivale?

“Non dovete chiederlo a me, da quando sono qui non abbiamo ceduto nessuno alla Juve. Salah è voluto andare via, certe dinamiche sono uguali per tutti, non solo per la Roma”.

GGR

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