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Conferenza stampa, Alisson: “L’anno scorso non ho giocato quanto avrei voluto. Totti? Da dirigente faciliterà le cose a noi giocatori” (FOTO & VIDEO)

Al termine dell’allenamento odierno, è toccato al portiere giallorosso Alisson Becker incontrare i giornalisti presenti a Pinzolo in conferenza stampa. Queste le sue parole:

Come ti sta preparando il preparatore a una stagione più impegnativa?

“Il preparatore è lo stesso anche quest’anno per fortuna. Con Szczesny abbiamo fatto un bel lavoro lo scorso anno. Questo è anche merito di Savorani, che ha svolto un gran lavoro. Posso dare anche di più, ovviamente”.

Quanto abbiamo visto del vero Alisson? Un giudizio su Greco e Romagnoli?

“Non ho giocato quanto avrei voluto lo scorso anno e quando è così non riesci a dare il 100% perché il massimo si riesce a dare solo giocando, il ritmo lo prendi solo con la continuità. Posso quindi migliorare, fare meglio, per arrivare al top. Greco e Romagnoli sono bravi, devono allenarsi e crescere. Romagnoli ha bisogno solo di giocare”.

Cosa potrà dare Totti da dirigente?

“Potrà portare più vicini i giocatori alla dirigenza. Conosce bene ognuno, ha lavorato tanti anni con noi, tanti anni a Roma, conosce tutto. Questo sarà un passo avanti per noi per facilitare le cose”.

Di Francesco?

“Ci stiamo conoscendo poco a poco, a Sassuolo ha fatto bene. L’anno scorso abbiamo fatto un gran lavoro, dobbiamo migliorare e fare meglio perché qualcosa manca e lui andrà a sistemare queste piccole cose. Lui è un tecnico intelligente, è un ex calciatore. Sarà buono per noi”.

Nelle uscite a terra la scuola italiana prevede l’uscita con la testa in avanti. Poi volevo chiederti l’iter per il passaporto tedesco.

“Vera la differenza nell’uscita bassa tra scuola italiana e sudamericana. Mi ha fatto bene, mi ha fatto migliorare. Sul passaporto, è vero stiamo lavorando perché mia moglie ha discendenti tedeschi e italiani”

Di Francesco gioca con la difesa alta. Cosa cambia per te tra i due tecnici?

“Gioco come vuole l’allenatore. L’importante è allenarsi e prepararsi in campo. Anche l’anno scorso, in qualche partita, ho fatto interventi in 40 metri. Succede nelle partite. L’importante è lavorare e allenarsi”.

Si parla molto di Diego Alves per il ruolo di secondo portiere.

“Per me è indifferente, io faccio il mio lavoro, ho rispetto per tutti e tutti sono al mio fianco, ci si aiuta per il bene della Roma”.

Eri il secondo di Szczesny. Ti ha dato qualche consiglio in particolare?

“Non mi sentivo il secondo portiere. Facevo il titolare in coppa, lui in campionato. Ho imparato tanto da lui e lui da me, siamo cresciuti molto con Savorani. Lui ha una fortissima personalità, è sempre pronto ad aiutare la squadra. Ha sempre voglia di vincere, è un bravo ragazzo. Non ho giocato quanto volevo ma ora non conta nulla, conta solo quest’anno”.

Cambia il modo di allenarsi sapendo che dovrai essere titolare? Far bene nella Roma potrà aiutarti a mantenere la Nazionale?

“Non cambia nulla, anche l’anno scorso ho dato il meglio. Ovviamente penso anche alla Nazionale e per far bene lì devo fare bene a Roma”.

Sul lavoro con i piedi

“Possiamo lavorare su questo aspetto. Abbiamo fatto alcuni esercizi con i piedi. Abbiamo tempo, anche in America, per allenarsi su questo”.

Gerson?

“Vuole giocare, ha tanta voglia di giocare come tutti. Quando siamo in campo facciamo il nostro lavoro, a lui manca solo di giocare. Ha imparato tanto, anche un po’ la lingua, è giovane ed è pronto. Deve solo avere un’opportunità”.

Affrontare il campionato da titolare ti dà un’emozione particolare?

“C’è sempre un’emozione particolare ma non mi mette paura, sono qui per questo. Volevo farlo lo scorso anno e non ho potuto, darò il mio meglio”.

 

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