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De Rossi quasi non ci crede: “Ho segnato come Pablito e posso giocare quanto Zoff”

Con il gol messo a segno contro l’Albania, Daniele De Rossi ha raggiunto proprio Paolo Rossi a quota 20 gol con la maglia azzurra, staccando Bettega e Gilardino. E la top ten, con Vieri e Graziani a 23, non è lontana. Un centrocampista nella terra di conquista degli attaccanti: una felice anomalia per la Nazionale. Detto che Rossi ci ha messo 48 partite per segnare 20 gol e De Rossiè a quota 111, sesto più presente di sempre, a una sola partita da Dino Zoff, è vero anche che Daniele è di gran lunga il miglior marcatore della Nazionale di Ventura, come lo era del resto nella gestione di Conte: «sono vicino anche alle presenze di Zoff, che proprio assieme a Paolo Rossi faceva la storia del calcio italiano quando io non ero ancora nato: è veramente un onore per me. Del quale non mi abituo mai».

 I dubbi per adesso riguardano soprattutto il futuro di De Rossi, che ha un contratto da 6 milioni a stagione in scadenza con la Roma e sta trattando un rinnovo biennale da 2.5 l’anno in un contesto delicato, considerato che Spalletti e Totti a loro volta sono in scadenza. Cina e Stati Uniti di sicuro garantirebbero a DDR ingaggi più elevati, ma l’anno prossimo sarà quello che porta al Mondiale di Russia: anche grazie all’azzurro le possibilità di vedere ancora De Rossi a Roma sono concrete. «Chi giocherà ancora nella Roma tra me e Francesco? Tutti e due tiferemo Roma tutta la vita – il dribbling di Daniele – e questo ci ha contraddistinto ancora prima che indossassimo questa maglia. Dobbiamo sperare sempre per il bene della squadra, che per noi è tutto: non dobbiamo mai dimenticarci che la Roma è il bene primario, che resta davanti a tutto». Ma l’oasi azzurra, per Pablito De Rossi, non è certo secondaria.

Fonte: corriere della sera

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