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INCONTRO LA SAPIENZA Spalletti: “Sarò sempre al fianco di Totti”. Baldissoni: “Puntiamo ad eliminare le barriere”. Gabrielli e D’Angelo: “No, restano finché le persone non tornano in curva” (FOTO, AUDIO)

Spalletti a La Sapienza
Spalletti a La Sapienza

Oggi va in scena presso l’aula magna dell’università La Sapienza di Roma un incontro intitolato “La legalità rompe le barriere. Lo stadio Olimpico tra presente e futuro”. Discussione dunque sul futuro e l’agibilità dell’impianto capitolino, a cui presenziano anche il tecnico Luciano Spalletti e Mauro Baldissoni, dg giallorosso. Con loro in aula, presieduta dal giornalista Marino Bartoletti, anche il prefetto Gabrielli, il questore D’Angelo e l’allenatore della Lazio Simone Inzaghi.

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Spalletti e Inzaghi alla Sapienza

Spalletti, durante la conferenza, ha rilasciato qualche dichiarazione sulla situazione di Francesco Totti: “Sapevo dove si andava a parare venendo qui. Ho sempre risposto allo stesso modo: sono felice di quello che deciderà Totti, soprattutto se dovesse rinnovare il contratto, sarò sempre al suo fianco“.

audio spalletti su totti

Presente anche Claudio Lotito e la vedova di Filippo Raciti, l’agente ucciso negli scontri di Catania nel 2007.

Il dg Baldissoni interpellato ha ammesso: “I lavori si svolgono in continuità, non a parole ma con i fatti. La Roma ragiona così da sempre, abbiamo aperto un villaggio per le famiglie che può ospitare fino a 4mila persone, ci sono giochi e divertimenti. Abbiamo aperto un settore in Tevere dedicato sempre alla famiglie, per favorirne l’ingresso. C’è anche il progetto ‘A scuola di tifo’ iniziato da due anni per insegnare il rispetto dello sport. Lavoriamo sulla percezione culturare dell’evento allo stadio. Il tifo è una malattia che si soffre per la propria squadra, ma non è qualcosa di negativo da debellare, vanno mandati messaggi positivi e nella legalità, altrimenti si resta prigionieri in questa situazione. Barriera è un termine negativo, ma può essere necessario come provvedimento, come esigenza di sicurezza. Questo oggetto però deve superare la negatività, noi puntiamo all’eliminazione delle barriera, parlare di cultura e responsabilità“.

baldissoni audio

 

Franco Gabrielli, ex Prefetto di Roma, ha poi risposto alle domande dei cronisti presenti.

Bisogna mantenere le barriere per mantenere la legalità?
“Le barriere rimarranno fino a che le persone non rientreranno nello stadio. Se questi signori pensano che le autorità toglieranno le barriere perché loro si sono impuntati credo che non si andrà da nessuna parte”.

La prima giornata ci saranno le barriere?

“Lo chiederete al nuovo Prefetto, io non avrò più la responsabilità del comitato per l’ordine della sicurezza pubblica per fortuna”.

Quest’anno senza problemi..

“E ci credo, per forza le persone non sono entrate”.

In trasferta non ci sono stati problemi e sono gli stessi tifosi che non entrano Curva…
“Io credo che il comitato dell’ordine della sicurezza pubblica sia quello di Roma che ha competenza sul territorio della provincia di Roma”.

La norma è Nazionale, in prospettiva futura lei vigilerà perché questa task force si distribuirà su tutto il territorio nazioanle?

“Assolutamente. Rimanendo in pregiudicato il fatto che ognuno si prenderà le responsabilità”.

Vedremo le barriere in altri stadi?
“Non sono il comitato per l’ordine della sicurezza pubblica di ogni provincia del paese. C’è una direttiva del 2014 del Minister dell’Interno e io l’ho applicata”.

Come ha visto il rientro di alcuni tifosi in Curva durante l’ultima partita?
“Molto bene”.

Gli fa da eco il Questore D’Angelo che commenta così:

Barriere, argomento che divide, quali saranno i prossimi step?
“Credo di aver precisato fin dall’inizio di questa misura necessaria al fine di riportare un po’ di ordine nella Curva che ci voleva un primo passo da parte delle tifoserie a rientrare allo stadio per cominciare a fare un percorso di legalità di cui credo che oggi tutti abbiamo bisogno. Ma vedo che fino ad adesso tutti sono stati sordi e ciechi ad ogni richiamo e sono rimasti al di fuori dello stadio. Non solo, abbiamo anche la certezza che sono intervenuti anche su chi voleva magari rientrare. E’ quindi una situazione difficile, non cambia la decisione: le barriere si toglieranno nel momento in cui abbiamo compreso dei segnali e dei messaggi e vogliamo fare tutti un percorso di legalità. Ciò significa riportare le famiglie allo stadio, andare allo stadio, la barriera non è una barriera, e lo sottolineo, è soltanto una delimitazione fisica tra un settore e un altro che è già diviso da una scala che non può essere chiaramente occupata in maniera indiscriminata. Io credo che noi abbiamo lanciato moltissimi messaggi, ci siamo anche impegnati in questo senso e diventa un problema anche culturale. Se noi ce la cantiamo e ce la suoniamo da soli, visto che gli interlocutori non vogliono ascoltare, vuol dire che sono sordi e ciechi ad ogni richiamo. Le barriere si toglieranno quando abbiamo compreso il percorso da iniziare e che si può chiamare un percorso di legalità”.

Stagione prossima si riparte con le barriere…
“Il problema rimane questo alla fine, non è che abbiamo messo le barriere e i tifosi, i cosiddetti ultras, rimangono fuori, una parte poi non tutto lo stadio, perché molti sono rientrati a vedere l’ultima partita contro il Chievo e li abbiamo avute in altre occasioni, in altre partite come con il Real in Champions, quindi credo che abbiamo sicuramente bisogno di fare un percorso e di questo dobbiamo essere tutti consapevoli. Uno stadio illegale non serve a nessuno”.

Redazione Gazzettagiallorossa.it

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