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IL MESSAGGERO La Roma non va. Il pari è un flop

Dybala
Dybala

(U. Trani) La Roma adesso lascia punti preziosi pure fuori casa. Il pari del Barbera serve a poco: la Juve resta a più 2 e oggi ospiterà il Verona che giovedì sera ha già umiliato in Coppa Italia. La capolista può allungare proprio nell’ultimo turno del girone d’andata. Il gruppo di Garcia, ormai da tempo, non costruisce più occasioni da gol. Dopo 3 successi esterni di fila, si ferma contro il Palermo: 1 a 1. Destro ritrova il gol dopo 2 mesi e mezzo, ma anche lui fa poco. Come i compagni.

FALSA PARTENZA –  Ancora una volta, in questa stagione, la Roma sbaglia l’approccio nella prima parte e arriva in svantaggio all’intervallo. L’errore di Astori complica subito la partita: palla a Vazquez che manda in porta Dybala al decimo gol in questo campionato. Senza Keita, De Rossi e Nainggolan, Garcia decide di puntare su Paredes che ha giocato l’ultima gara tre mesi fa, il 18 ottobre all’Olimpico contro il Chievo. L’argentino, 20 anni, è il trequartista del 4-2-3-1 e torna titolare dopo quasi 14 mesi: in Argentina partì dall’inizio il 24 novembre 2013 in Boca Juniors-Old Boys prima di trasferirsi qui. In Italia è la prima volta, alla quinta presenza: ha debuttato in A il 4 maggio con la maglia del Chievo contro il Torino (16 minuti); in questa stagione, invece, ha avuto spazio per poco più di mezz’ora (38 minuti) con la maglia della Roma, distribuita nelle gare contro il Verona (8), la Juve (7) e proprio contro i suoi ex compagni gialloblù (23). Paredes, però, è ancora acerbo.

MOSSE E NOVITÀ –  La Roma, oltre agli assenti, si presenta al Barbera con alcuni giocatori non al meglio e 4 Primavera. Totti inizia in panchina e Destro, ultima volta da titolare il 6 dicembre contro il Sassuolo, è il centravanti. Inedito il centrocampo e il tandem di mediani, con Pjanic regista e Strootman al suo fianco. Turno di riposo per Maicon: Florenzi arretra da terzino a destra. Al centro della difesa rientra Yanga Mbiwa perché Manolas è arrivato in Sicilia con un fastidio muscolare alla coscia. I tanti aggiustamenti non aiutano. Prevedibile e soprattutto lenta, la Roma permette al Palermo di organizzarsi dietro, dove i tre centrali difensivi sembrano impacciati. Ad aiutare Vitiello, Gonzalez e Adelkovic pensano gli esterni Morganella e Lazaar: il 3-5-1-1 di Iachini è alla fine il classico 4-5-1 con Vazquez ad aiutare i centrocampisti Rigoni, Maresca e Barreto. Pjanic, a metà primo tempo, avanza da trequartista, con Paredes che si sistema accanto a Strootman. Ljajic è l’unico che prova ad alzare il ritmo. Destro, però, riceve solo una palla decente. Controllo sbagliato e chance sprecata.

RIPRESA FIACCA –  Pjanic, all’inizio del secondo tempo, si prende la responsabilità di guidare i compagni nell’assalto al fortino di Iachini e disegna, su punizione, la parabola che, su torre di Strootman, permette a Destro di interrompere il lungo digiuno. Il centravanti non segnava dal 29 ottobre, gara all’Olimpico contro il Cesena, e per la prima volta fa centro in trasferta. La Roma ha il controllo del match ma, come spesso le capita da qualche settimana, non spaventa mai gli avversari. De Sanctis, invece, è bravo a chiudere su Dybala. Alla mezz’ora l’esordio in A di Verde, saetta diciottenne della Primavera, al posto del sosia di Iturbe. Fuori pure Dybala, dentro Belotti. Nel finale Garcia ci prova anche con i senatori Maicon e Tottirispettivamente in campo per Paredes e Ljajic. Anche i cambi in corsa di Garcia, come le scelte in partenza, non convincono: così la Roma rallenta con il 5° pari in 19 gare, il secondo di fila (mai successo in questo torneo) e ha tre punti in meno di un anno fa.

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