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IL FATTO QUOTIDIANO Ora è chiaro: a Tavecchio le gaffe gliele scrive Lotito

Tavecchio e Lotito
Tavecchio e Lotito

(P.Ziliani) – Se è vero che ogni volta che Tavecchio parla, nella buca del suggeritore c’è Lotito, le scuse al neo presidente federale – messo in croce per la battuta sui calciatori africani mangiabanane – sono d’obbligo. Tavecchio sarà magari un po’ picchiatello, nessuno lo nega, ma la colpa di tutto – ormai è chiaro – è del ghostwriter: Claudio Lotito, l’uomo-ombra che in un battibaleno si è trasformato nel Re Sole del pianeta pallone, l’unico – come il sole – a essere al di sopra di tutti e di tutto. A 57 anni suonati il presidente della Lazio si è ritrovato di colpo sotto l’occhio di bue, ha perso la testa e adesso, in pieno delirio di onnipotenza, toglierlo dal cono di luce è diventata un’impresa. Il marchese del Grillo del nuovo millennio è lui: quello che dal giorno in cui qualcuno ebbe l’infausta idea di eleggerlo consigliere federale con deleghe sulla nazionale e sulle riforme, non si stanca di ripetere “Io so’ io e voi nun siete un cazzo!“.

Dopo la battuta sul dirigente della Juve Marotta – che per chi non lo sapesse è strabico – pronunciata al termine dell’assemblea di Lega: “Il problema con Marotta è che con un occhio gioca a biliardo e con l’altro segna i punti“, la domanda è: cosa farà Lotito per alzare ancora l’asticella? Commenterà l’attesa sentenza sull’omicidio-Pistorius dicendo: “Ben gli sta: dovrebbe sapere che anche le bugie hanno le gambe corte“, oppure più banalmente si unirà fra 7 giorni ai tifosi giallorossi in Juventus-Roma per intonare i cori: “La mamma di Marotta è Polifema” e “Ma dove cazzo guarda Marotta / Oh oh oh“? Le assemblee di Lega, con lui a furoreggiare nell’aula, assomigliano ormai a vere e proprie corride con Juve, Roma e Napoli nei panni del toro da infilzare e lui, Lotito, matador che al confronto Joselito e Manolete erano delle pippe. “Io onnipresente? Io onnipotente? È una leggenda metropolitana – ribatte lui -. La verità è che dormo poco e questo determina la mia capacità di essere sempre su tutte le palle“. Detto che nell’affermazione un fondo di verità c’è (alzi la mano chi non ha Lotito almeno un po’ sulle palle), il Re Sole del calcio farebbe bene, tuttavia, a ridiscendere sulla terra e a tornare a occuparsi di altre palle: quelle che finiscono sempre più fitte nella porta della Lazio. Che in classifica, mentre il “Claudio Lotito Show” impazza, è quartultima a quota 3 e che se perdesse a Palermo, domani sera, si ritroverebbe con un piede in serie B. Pioli stia attento: Lotito ci mette un attimo a vestire i panni di Nerone. E a darlo in pasto ai leoni.

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