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LE PAGELLE DI CATANIA-ROMA La spina è staccata, Dodò e Romagnoli acerbi, De Sanctis in vacanza. Lo spirito di Benatia è d’esempio

Le Pagelle
Le Pagelle

CATANIA:

Frison 6; Peruzzi 7, Rolin 6,5, Gyomber 6,5, Monzon 6; Izco 8, Rinaudo 7,5 (dall’87’ Lodi s.v.), Barrientos 7,5; Leto 6,5 (dal 64′ Plasil 6), Bergessio 7,5, Castro 7 (dall’81 Biraghi s.v.)

All. Pallegrino 7

 

ROMA:

De Sanctis 4,5: Il tiro di Izco lo sorprende colpevolmente sul primo palo per il gol del vantaggio del Catania. Sbaglia il rilancio ispirando il 3-1 di Bergessio con un appoggio da mani nei capelli. L’unica vera parata arriva nei minuti finali sull’attaccante argentino, a frittata bella che fatta. In vacanza!

Maicon 5: Al Massimino più per prendere il primo sole stagionale che per giocare una partita di calcio. La postura, la gestualità e il suo linguaggio verbale e non, lasciano intravedere un giocatore scarico e privo della giusta motivazione. Come biasimarlo…

Romagnoli 5: Sbaglia il movimento in uscita nell’azione dell’1-0, portando una pressione isolata e offrendo campo alla rapida ripartenza etnea. Becca il giallo dopo pochi minuti e ne resta parzialmente condizionato nel resto del match. Buoni gli interventi a vita persa, molto appariscenti, meno la solidità richiesta ad un centrale difensivo. Tante pagnotte da mangiare!

Castan 5,5: Parte già acciaccato di suo e con il passare dei minuti accusa fastidi crescenti che ne condizionano la prestazione. Se poi si aggiunge la collaborazione praticamente nulla degli altri tre colleghi di reparto, abbiamo il quadro di un pomeriggio difficile, anche per un colosso come lui. Bandiera bianca!

Dodò 4,5: Una serie di nefandezze tattiche e mellifluità fisica nei contrasti e nella capacità di spinta. Prima soffre alla morte Leto, poi anche dopo l’ingresso di Plasil le cose non migliorano e a nulla servono le urla di incoraggiamento di Garcia. Incenerito!

De Rossi 5: Paradossalmente quando il ritmo cala sotto soglie accettabili rischia di andare nel pallone, adagiandosi ad una velocità di crociera più adatta ad una gita a Villa Pamphili. Nei tanti lanci sparati via anche quello per Florenzi che propizia il 2-1 di Totti. Oggi non fa testo, altrimenti avrebbe ragione Zeman…

Taddei s.v.: Regala il pallone al centrocampo rossoblu per il contropiede che porta al raddoppio di Izco (tardiva anche la chiusura su quest’ultimo). Dopo una buona mezzora passata a trotterellare per il campo, complice un probabile problema fisico, viene richiamato in panchina da Garcia per evitare ulteriori danni. Sarebbe ingeneroso attribuirgli un voto negativo…

Pjanic 4,5: Il suo problema sta in giornate come questa. Ora non che da una gara del genere fosse lecito attendersi molto di più, soprattutto per una ragione motivazionale, ma il suo eclissarsi dal campo non è figlio solo del finale di stagione. Impossibile fare una critica della sua prestazione vista la totale evanescenza nel corso dei 90′. Riesce a prendere anche un giallo per proteste, tanto per gradire. Bella statuina!

Florenzi 5,5: Ci prova, si danna l’anima, fornisce un assist (l’unico di giornata), termina con i crampi per la stanchezza. Tanta imprecisione e poca lucidità nella trequarti avversaria sono altrettanto lampanti nella sua uscita siciliana. Arrugginito! 

Totti 6: Unico timbro il suo con un comodo collo destro a pochi passi da Frison (235 in carriera in Serie A, ottavo stagionale), rari ma illuminati passaggi per donare un pizzico di qualità in avanti. Se gli altri corrono il doppio non può reggere da solo il peso dell’attacco. Statistiche…

Ljajic 5: Viene schierato prima nel classico ruolo di esterno nel tridente d’attacco, poi con l’ingresso di Gervihno si piazza alle spalle del capitano sulla trequarti, sempre con il medesimo risultato ovvero il nulla cosmico. Continui alti e bassi nell’esprimersi non fanno che aumentare i dubbi sul futuro. Amletico!

Gervinho (dal 37′ per Taddei) 5,5: Garcia resiste senza di lui poco più di mezzora, schiaffandolo dentro non appena possibile. Sgroppate in campo aperto poche, vista la disposizione del Catania, ma in quelle insolite accelerazioni nessun pericolo creato. In parte è colpa sua, in parte di chi non è riuscito ad innescarlo. Scena ilare nel finale quando dopo l’ennesima finta su Rolin, si accascia a terra quasi ubriacato dai propri dribbling. Fischi di paura!

Bastos (dal 57′ per Ljajic) 6: Il giocatore che non ti aspetti. Uno dei più propositivi nella debacle di Catania con discreti inserimenti offensivi e un paio di conclusioni mancine degne di nota. La voglia di meritarsi il riscatto ha creato un gap motivazionale rispetto ai compagni visibile ai più. Futuro da conquistare!

Benatia (dal 57′ per Castan) 6: Lui possiede la mentalità da grande giocatore e nel calcio italiano d’oggi non è cosa da poco. Basta vedere lo spirito con cui entra in campo e richiama i giocatori, la voglia di non mollare un pallone e i disperati tentativi di rendersi pericoloso nella trequarti avversaria. Qualità come queste non si comprano, vanno tenute strette perchè solo attraverso ciò si vince. Prezioso!

 

All. Garcia 5,5: Nel momento in cui ha annunciato nella conferenza stampa pre-partita che il campionato era chiuso, la squadra ha completamente mollato dal punto di vista psicologico. Il secondo posto è ormai in cassaforte da tempo, così come la consapevolezza di non poter raggiungere la Juventus al di là della matematica, ma il pregresso di quanto avvenuto a Catania doveva spingere ad un impegno maggiore. Lui non poteva saperlo ma altri potevano e dovevano informarlo a dovere. Non solo punti anche onore…

 

Arbitro Banti 5,5: Pronti via il giallo a Dodò ha origini misteriose. Il gol di Florenzi è in netto fuorigioco non ravvisato dal primo assistente di linea. Nel secondo tempo qualche mischia accesa di troppo e il rischio di perdere il controllo di una gara mai cominciata. Toscanaccio!

 

A cura di Angelo Papi

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