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AS ROMA Garcia: “So che non avrò diritto di sbagliare nulla”

Rudi Garcia

È tornato per dire addio a quella che è stata la sua casa prima da calciatore e poi da allenatore. Il nuovo tecnico della Roma, Rudi Garcia, ci teneva a salutare Lilla e i suoi tifosi e così, dopo essersi presentato nella Capitale, è ripassato in Francia per un commiato dalla città che lo ha lanciato nel calcio che conta.

«Gli anni trascorsi qui non si dimenticano, è stata una bella collaborazione. Avrei voluto fare di più, ma il calcio è questo. Ho vissuto momenti difficili ma anche delle emozioni incredibili – ha spiegato in occasione della conferenza stampa tenuta in un hotel del centro di Lille – Se ho pensato di rimanere? Sì, ma non ho potuto rifiutare l’offerta della Roma. E anche se il Lilla fosse entrato in Europa non sarebbe cambiato nulla. Spero di tornare qui il prossimo anno per una gara europea».

Ad attenderlo, adesso, c’è la Roma e la voglia di vincere di una piazza intera delusa dopo due anni fallimentari. «So che non avrò il diritto di sbagliare nulla. A Roma c’è una grande pressione, un gran fervore da parte dei tifosi. Non vedo l’ora di cominciare, sono fiero di essere il primo allenatore francese in Serie A – ha ammesso il tecnico – Nella mia nuova avventura non credo avrò tempo di annoiarmi, Trigoria è il posto giusto per lavorare. Non ho ancora visitato lo stadio Olimpico, ma credo che sarà un ambiente decisamente caldo».

Un’anticipazione, d’altronde, l’ha già avuta nel giorno in cui è sbarcato a Fiumicino: «Roma è una città bellissima, la conosco soltanto per un week-end di 3 giorni che feci in passato. Non credo però, vista la gente che c’era all’aeroporto ad accogliermi, che andrò troppo spesso in centro». Il suo centro di gravità, infatti, sarà Trigoria. Nel centro sportivo Garcia proverà ad amalgamare il gruppo giallorosso per dar vita al riscatto romanista.

Il primo passo è stato quello di inviare un sms a tutti i giocatori in rosa: «È vero che ho mandato un messaggio, molti mi hanno risposto congratulandosi con me. Ho detto loro che non vedo l’ora di incontrarli per lavorare insieme. Ho visto alcune partite delle stagioni passate, ma devo farmi ancora un’idea più precisa». «Totti? Tutti sanno che è un grandissimo giocatore, ho già parlato con lui ma devo parlare con tutti, spiegare il mio progetto, quello che voglio – ha quindi aggiunto Garcia – Dovrò imparare presto l’italiano, sarà molto importante. Devo cercare di spiegarmi al meglio e di far aderire i giocatori, voglio che sia un collettivo, che tutti abbiano lo stesso scopo. Questo non impedirà che si esprimano i talenti e a Roma ce ne sono tanti. De Rossi? È uno di questi».

E altri ne arriveranno. «La settimana prossima mi vedrò con Sabatini per mettere a punto la rosa, dobbiamo lavorare, io sono all’inizio e devo conoscere meglio i giocatori, soltanto quando saranno stati un pò con me potrò farmi una vera opinione su di loro – ha sottolineato il tecnico – Ci sono diversi giocatori del Lille e in Francia che potrebbero interessarmi». Meno interessante, almeno per l’ambiente, la sua padronanza nel suonare la chitarra. «So che a Roma hanno fatto vedere quella clip in cui canto (El Porompompero, ndr). A Roma abbiamo un inno fantastico, che mette i brividi, chissà che questo mio piccolo talento non mi torni utile…» ha concluso Garcia, magari immaginandosi a intonare ‘Grazie Roma’ per un successo che la sponda giallorossa del Tevere brama con trepidazione.

Fonte: Ansa

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