(A.Serafini) – Manca poco, ma la strada per completare tutti gli obiettivi è ancora lunga. Un percorso in cui Aurelio Andreazzoli non è più disposto a tollerare dalla sua Roma ulteriori incidenti. L’esperienza recente tra Palermo e Pescara, brucia ancora al tecnico romanista, che nella conferenza di vigilia non riesce proprio ad abbassare la guardia di fronte ad un avversario, che potrebbe anche permettersi di perdere le ultime tre gare garantendosi comunque la salvezza. Il tredicesimo posto in classifica infatti, lascia dormire sonni tranquilli ai veronesi nonostante manchi ancora quella certezza matematica, che potrebbe arrivare già domani in caso di mancato successo del Palermo, impegnato al Barbera con l’Udinese.
Andreazzoli però non si fida e sotto quell’aspetto rilassato e confortato dal successo di Firenze, lancia un messaggio ai suoi ragazzi: «Ho l’abitudine di considerare molto gli avversari al di là della classifica. Sono avversari, quindi da battere. Ieri e oggi abbiamo lavorato bene e questo mi conforta, ma la partita poi lo dovrà confermare perché anche prima di Palermo e Pescara avevamo una condizione mentale di questo tipo».
Attenzione alta quindi e nuova spolverata alla tanto ossessionante media punti, che l’allenatore non smette mai di citare: «Credo che a questa media manchi qualcosa. Sul campo avremmo meritato di più. Anche se l’unico conteggio che conterà sarà quello finale». Numeri alla mano, se l’utopia del sogno Champions è pronta ad infrangersi matematicamente in caso di vittoria del Milan sul campo del fanalino di coda Pescara, la rincorsa per garantirsi un posto nell’Europa che conta meno, resta la priorità. Così come raggiungere un piazzamento in campionato migliore rispetto alla scorsa stagione e non incrementare di pressione e significati il derby di Coppa Italia, in caso l’ultima porta disponibile per tornare in Europa.