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IL ROMANISTA 21 modi per dirti… 20 anni

Totti

(L. Pelosi) – A (ESORDIO IN SERIE), 1992-93Brescia, 28 marzo 1993, 20 anni fa. La Roma sta vincendo 2-0 con i gol di Caniggia e Mihajlovic e già questo, visto come sta andando quella stagione, è quasi un segno divino. Boskov martella Rizzitelli: «Faccio entrare il ragazzino».Alla fine, Rizzitelli risponde: «Fallo entrare, tanto ormai abbiamo vinto».Totti neanche si gira. «Pensavo chiamasse Muzzi».Invece era lui,che il giorno prima aveva fatto vincere la Primavera. Da quella partita in poi,la Roma in quella stagione non ha vinto più.Perché? Ovvio,perché Totti non ha più giocato.Ah,in quel Brescia giocava Paolo Negro.Un altro presagio.

B BALBO, 1993-94 E’ impegnato con l’Argentina,contro l’Australia,per le qualificazioni a Usa ’94.Tanti altri sono infortunati in vista di Roma-Sampdoria, ritorno del terzo turno di Coppa Italia.Si gioca il 16 dicembre 1993 e partirà titolare il diciassettenne Totti. Il giorno prima, a Trigoria,i giornalisti sono tutti per lui.«Ragazzì,vatte a fa’ la doccia» interrompe tutto Mazzone.Prima azione, tunnel a Vierchowod, che lo stende. Un battesimo niente male, la Roma vincerà 2-1, stesso punteggio con cui aveva perso all’andata, e sarà eliminata ai rigori. Totti sarà sostituito al 37’ del secondo tempo da Lapini,che oggi allena la juniores del San Gimignano.

C CREATURA, 1994-95«E’ una mia creatura e lo gestisco io». Rispondeva sempre così, Carlo Mazzone,a chi gli chiedeva se non ritenesse troppo poco lo spazio concesso a Totti,che il 4 settembre 1994, a non ancora 18 anni, contro il Foggia aveva segnato il suo primo gol in Serie A e l’8 gennaio 1995, contro il Bari, segnerà il suo primo gol a cucchiaio. Nel frattempo il 30 ottobre,a Parma,per la prima volta Totti aveva indossato la maglia numero 10.

D DE MEYS, 1995-96 E’ uno dei difensori della squadra belga dell’Aalst dribblati da Totti il 17 ottobre 1995, andata dei sedicesimi di finale di Coppa Uefa. Francesco segna il suo primo gol in una competizione europea,un capolavoro che mette a sedere tutti, difensori e portieri, tifosi e giornalisti,fiamminghi e valloni.Sarà protagonista anche nel drammatico Roma-Slavia Praga, con l’assist a Moriero per il 3-0.Poi Vavra,vabbè. In estate vince il Campionato Europeo Under 21.

E EREDIVISIE, 1996-97 Si chiama così il campionato olandese.Jari Litmanen l’ha già vinto due volte (e ha già vinto Champions League e Coppa Intercontinentale), il 9 febbraio 1997, quando viene all’Olimpico per un triangolare con Ajax e Borussia Moenchengladbach. Carlos Bianchi vorrebbe che si fermasse lì,perché ha già deciso di mandare in prestito Totti alla Sampdoria e ha quasi convinto Franco Sensi.Totti a cui ha dato il numero 17, che ha segnato un gol bellissimo contro il Milan e che lui paragona all’argentino Pandolfi (ha giocato a Perugia tra il 1997 e il 1999,collezionando ben 9 presenze).L’allora numero 17 segna 2 gol bellissimi, Sensi ci ripensa, Bianchi sarà esonerato e su Totti il resto lo sapete.Vince i Giochi del Mediterraneo.

F FIRMA,1997-98Arriva Zeman,Totti segna 13 gol e tutti bellissimi.E’ la consacrazione.E arriva anche una faticosa firma sul rinnovo del contratto,per ottenere la quale Francesco abbandona il suo agente, Franco Zavaglia, che poi lavorerà nella Gea di Moggi padre e figlio.

G GOL,1998-99Ancora in doppia cifra,stavolta sono 12 in campionato, una in Coppa Italia,tre in Coppa Uefa.A ottobre arriva anche l’esordio in Nazionale,Italia-Svizzera a Udine.A 20’ dalla fine entra al posto di Del Piero, che ha segnato una doppietta. «Ma un giorno Del Piero sarà lui», scrive il Corriere della Sera.

H HIDE NAKATA, 1999-2000 Arrivò a gennaio del 2000. Capello non lo ammise mai, ma l’idea era quella di fargli prendere il posto di Totti stabilmente e Francesco,annusata la situazione,subito mise le mani avanti:«Se non servo, posso andare via». Poi la coesistenza si trovò: Nakata riserva di Totti. Nakata, anche lui classe ’76, ha smesso qualche anno fa e oggi fa il giramondo. Però che gol che ha fatto a Torino, nel 2001. Totti, che era stato sostituito da lui, quel giorno era sicuramente più contento di Capello. Tornando alla stagione 1999-2000, finisce con l’Europeo. Totti è il miglior giocatore sia della competizione sia della finale contro la Francia. Eppure lo accusano di essere il colpevole del ko con i francesi per aver perso palla a 80 metri dalla porta prima dell’azione che ha portato al golden gol di Trezeguet.

I ITALIA (CAMPIONE D’), 2000-0117 giugno 2001, lo sapete tutti.

L LAZIO, 2001-2002Con lo scudetto sul petto, la Roma non si ripete. Porta a casa solo la Supercoppa.Non lo ricorda nessuno,ma Totti salta 5 delle ultime 6 partite per infortunio, compresa quella del 2-2 di Venezia. Però siete sicuri che il cucchiaio a Peruzzi, gol del 5-1 nel derby, valga poi tanto meno?

M MILAN, 2002-2003Non tanto per i tre gol che Totti rifila ai rossoneri in finale di Coppa Italia, e che non bastano per vincere il trofeo, quanto perché a giugno,dal ritiro della Nazionale, dichiara: «Berlusconi potrebbe diventare il mio presidente».E non si riferiva alla presidenza del Consiglio, perché Berlusconi quella ce l’aveva già.E’ uno dei momenti in cui la tentazione di andarsene, e infatti si parla di Milan e quindi di diavolo, è stata forte. «Per il suo bene, dovrebbe lasciare Roma», scrivevano coloro che travestendosi da “amici” di Francesco pensavano al proprio bene,e cioè quello di vederlo lontano da qui. Consolateli, sta ancora qui.

N NIKE, 2003-2004 Al termine di un grande campionato, con 20 gol e uno scudetto perso perché Capello sbaglia qualsiasi cosa nelle due partite decisive contro il Milan,Totti fallisce gli Europei. Dopo lo 0-0 con la Danimarca arrivano la squalifica per lo sputo a Poulsen e il cambio di scarpini che gli costa un contenzioso con la Nike, fino ad allora suo sponsor personale. Ma siccome le strade dei grandi sono sempre destinate a ritrovarsi, oggi la Nike è tornata da lui.E forse quando si racconterà completamente la storia della fine di quel rapporto, non ci sarà poi da essere tanto tristi…

O OSCAR, 2004-2005 Forse è il suo peggiore campionato. Ci sono critiche, c’è la tentazione Real Madrid.Eppure,segna comunque 12 gol. A dicembre vince per la terza e non ultima volta l’Oscar del calcio AIC.Ancora oggi è il calciatore che ne ha vinti più di tutti. In quella stagione si toglie comunque la soddisfazione di superare Pruzzo e diventare il miglior goleador della storia della Roma.

P PIOLA, 2005-2006La rincorsa a Piola, in realtà,comincia da qui.Perché è in questa stagione,il 18 dicembre 2005 a Genova contro la Sampdoria,che nasce il Totti centravanti e con lui la Roma di Spalletti.Anche Capello l’aveva schierato spesso prima punta,ma ora è diverso,perché nasce una Roma bellissima di cui lui è sia l’ispiratore sia il finalizzatore.Arrivano 11 vittorie consecutive e anche l’infortunio che ne mette a rischio la partecipazione al Mondiale. Invece lui lo gioca,salva la patria con quel rigore a tempo scaduto contro l’Australia e diventa campione del mondo. «Non tornerà più quello di prima», scrivono in tanti.Abbiate pietà di loro.

Q QUATTRO A UNO, 2006-2007Ancora a Genova,contro la Samp,segna il gol del 4-1 (la partita finirà 4-2). Un sinistro al volo che è uno dei più belli della sua carriera,con Marassi che lo applaude, e il più bello della stagione in cui vince il titolo di capocannoniere e la Scarpa d’Oro. Vince anche la Coppa Italia.Com’era? «Non tornerà più quello di prima». State avendo pietà di loro?

R RECORD, 2007-2008 Il 16 gennaio in Coppa Italia contro il Torino segna il gol numero 200 con la maglia della Roma.Oggi sono 281.L’1 marzo supera Losi e diventa il calciatore con più presenze in A con la maglia della Roma (erano 387,oggi sono 527 in campionato e 668 in totale).Vince anche Supercoppa e Coppa Italia.

S SUD,2008-2009 La stagione non è positiva, ma la Roma ha la grande occasione: la finale di Champions League si disputa all’Olimpico,dove però la squadra si ritrova ad affrontare il ritorno dei quarti di finale con l’Arsenal con tante assenze e giocatori acciaccati.Tra questi Totti, che sta in campo con un tutore ma serve a Juan il gol dell’1-0 e a Julio Baptista la palla per chiudere il discorso qualificazione.Il brasiliano la sbaglia,la Roma perde ai rigori in quella che diventa un’altra notte d’amore con la sua camminata verso la curva e la maglietta a coprire lacrime di cui non vergognarsi.

T TOTTI (MAGLIETTA DI),2009-10Un altro campionato perso sul filo di lana,Totti è a lungo fuori ma segna comunque 14 gol di cui 4 nelle ultime 4 partite. Non bastano. Il famoso fallo su Balotelli in finale di Coppa Italia gli costa critiche da tutti, perfino dal presidente della Repubblica. Pensa anche di smettere, ma tra le cose che lo convincono a desistere c’è la straordinaria dimostrazione d’amore che gli fa tutto lo stadio durante Roma-Cagliari,ultima partita casalinga del campionato: non c’è spettatore che non indossi la sua maglietta. Chi tifa Roma non perde mai e Totti tifa Roma.

U UNICA,2010-11 «Sei sempre unica».C’è scritto così sulla maglietta che Totti dedica a Ilary 9 anni dopo il «Sei unica» e cioè 9 anni dopo il derby vinto 5-1. Ma la storia non cambia: la Roma vince 2-0 il suo quinto derby consecutivo,con doppietta del Capitano e Radu che, non avendo il coraggio di dargli una testata,se la prende con Simplicio.

V VAL PUSTERIA, 2011-12In ritiro a Brunico Totti si sente subito messo in discussione quando Baldini, in un’intervista a Repubblica, parla di pigrizia. Sceglie la via più intelligente, quella del silenzio e del lavoro e, dopo qualche incomprensione,conquisterà anche Luis Enrique e la nuova dirigenza.

Z ZEMAN,2012-2013 Ritrova il suo vecchio maestro,la stagione non va come si sperava,ma è grazie alla sua preparazione che Francesco arriva a superare Nordahl e a diventare il secondo miglior marcatore di sempre della storia della Serie A.E dà comunque una lezione a tutti:è l’ultimo a mollare con Zeman e il primo ad abbracciare Andreazzoli dopo la prima vittoria del nuovo tecnico contro la Juve.Una cosa è certa,a prescindere da come la si pensi sul boemo:il Capitano l’ha incontrato nei momenti ideali per la sua carriera,quando s’è formato fisicamente e quando ha ripreso vigore.E oggi è quello che vediamo in ogni partita: un ventenne.

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