(M. Pinci) – “Terzo posto posto o coppa Italia? Non scelgo, vogliamo far bene in entrambe”: così Zdenek Zeman rilancia la sfida di una Roma incerottata alla stagione sin qui avarissima di gioie. Stasera con l’Inter l’andata della semifinale di coppa (ritorno il 17 aprile), viatico forse indispensabile per un posto in Europa, seppur quella minore. Ma l’allenatore non si è arreso: «Al terzo posto credo ancora»: anche per questo Sabatini ha chiuso ieri l’acquisto di Vasilis Torosidis, terzino destro, ma occasionalmente anche sinistro, prelevato per 500 mila euro dall’Olympiacos: visite mediche positive per accertarne l’integrità articolare, poi nel pomeriggio la definizione di un accordo che lo legherà ai giallorossi fino al 2016 per 1,3 milioni lordi annui. Oggi l’ufficialità: «Stavamo per firmare con il Fulham, poi è arrivata la Roma », spiega l’agente. Per Baldini «non era un acquisto in programma, ma Piris e Balzaretti non sono al meglio da tempo, e Torosidis è un arrivo utile». Anche, magari, a far sentire meno solo il connazionale Tachtsidis, che a Roma attraversa un momento difficile: «Si è creato dualismo con De Rossi che è più amato — riconosce Zeman — lo stadio lo ha fischiato, lui è sensibile e ci è rimasto male. Io cerco di tranquillizzarlo, ma lui deve dimostrare di essere da Roma».
E l’ecografia effettuata ieri ha confermato la lesione di primo grado al flessore destro di De Rossi. Stop di 2 settimane, salterà oltre all’Inter, il Bologna domenica e il Cagliari venerdì 1 febbraio. Il futuro di Totti è invece da scrivere: «Sta meritando il rinnovo, ma è presto per parlarne », giura Baldini. E se in futuro «questa squadra avrà 2-3 innesti per competere», il presente non piace neanche al dg: «Mi aspettavo di avere diversi punti in più, ma oltre a squadra e tecnico ottimi servono condizioni ambientali favorevoli». E il suo futuro? «Resto. Finché la proprietà vuole».