Nel bellissimo anticipo serale della 16esima giornata di campionato la Roma supera 4-2 la Fiorentina e la affianca al 4° posto in classifica a quota 29 punti. Nel gelo dell’Olimpico i giallorossi sbloccano il risultato alla prima occasione: la punizione battuta da Totti al 7′ trova l’inserimento di Tachtsidis, il colpo di testa del greco scavalca Viviano, il tap-in di Castan conta solo per le statistiche. Come spesso accaduto in questa prima parte di campionato, pero’, la Roma si distrae e al 14′ regala il pareggio alla Fiorentina: sulla punizione di Borja Valero la difesa giallorossa sbaglia il fuorigioco, Rodriguez libera Roncaglia davanti alla porta, il sinistro dell’argentino e’ semplice e vincente. Il gol subito non cambia comunque la trama della partita: la Roma continua ad attaccare e al 19′ passa nuovamente in vantaggio con Totti, bravo a concludere una splendida azione avviata da Pjanic e rifinita da Destro.
La squadra di Zeman domina e meriterebbe il terzo gol, ma Bradley, Pjanic e Destro s’infrangono contro il muro alzato da Rodriguez e Viviano. Allo scadere dei primi 45′, pero’, il portiere della Fiorentina si fa ingannare dal gran tiro dalla distanza scagliato da Totti, regalando di fatto il doppio vantaggio ai giallorossi. Per nulla soddisfatto, nella ripresa Montella inserisce El Hamdaoui e Mati Fernandez per Cassani e Olivera, spaesato nel ruolo di vice Pizarro. La mossa del tecnico viola sembra dare buoni frutti, visto il gol lampo (46 secondi) segnato proprio dal marocchino. La Roma, pero’, riconquista subito il controllo del match e potrebbe chiudere la partita se Destro non sprecasse due ottime occasioni. Il quarto gol giallorosso per la verita’ arriva al 28′ con Marquinhos, ma l’arbitro Banti annulla per un inesistente fuorigioco di Destro. La Fiorentina prende fiducia e nel finale sfiora il pareggio con Cuadrado, Seferovic e Aquilani (colpo di testa salvato da Bradley sulla linea), ma la Roma resiste, trova il quarto gol al 44′ sull’asse Totti-Osvaldo e festeggia la quarta vittoria consecutiva.
Fonte: repubblica.it