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GAZZETTA GIALLOROSSA De Sisti: “De Rossi può giocare ovunque, è lui che deve prendere per mano la squadra. Zeman? Giusto trattare tutti allo stesso modo”

“Picchio” De Sisti

Giancarlo De Sisti, ex calciatore di Roma e Fiorentina, intervenuto ai microfoni di “Per Questa Maglia Storica”, in onda su Radio Power Station, radio ufficiale di Gazzettagiallorossa.it, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Lei che ha indossato sia la Maglia della Roma che quella della Fiorentina, che partita sia aspetta domani sera?

“Mi rende orgoglioso aver indossato quelle due maglie. Sono due ottime squadre e due fantastiche città. Sarà una partita tatticamente irreprensibile, spero di divertirmi”.

Quali sono le differenze tra le due piazze?

“Il tifoso della Roma è uno che sprona e segue sempre la squadra, in ogni momento. Ed allo stesso tempo è molto esigente. E’ orgoglioso di tifare la propria squadra, ed ancor di più per il fatto che nella capitale c’è anche la Lazio. Firenze invece è legata alla propria squadra perché non ne ha altre. E’ una città che o ti accetta o ti esclude. Entrare nel cuore dei fiorentini vuol dire piacergli. Anche loro danno un grande sostegno alla squadra”.

Lei ha alzato trofei con entrambe le maglie. Quali sono le differenze tra una vittoria a Roma ed una a Firenze, due piazze che nella loro storia non hanno vinto moltissimo?

“Quando non hai di che mangiare e riesci a farlo ti ingozzi fino all’inverosimile, ti piace tutto. Ero piccolo quando partecipai alla vittoria della Coppa delle Fiere con la Roma, ma ne fui molto orgoglioso, anche da comprimario. Quando vinsi la Coppa Italia invece ero già più cosciente. Quell’anno vincemmo anche la Coppa Disciplina che alzai al fianco di Losi, e per me fu un motivo di vanto. A Firenze ho vinto il secondo scudetto della storia viola da capitano: ho fatto felice sia me stesso che la città. Ai tifosi sono riuscito a regalare un sogno ed è stato stupendo”.

Lei, che in carriera ha giocato da centrocampista centrale, pensa che De Rossi non possa giocare insieme a Tachtsidis?

“Per me De Rossi non ha incompatibilità con nessuno. Può giocare da regista, nel cuore della difesa, in una posizione laterale e potrebbe fare anche il riferimento alto. De Rossi è sempre stato un motore del centrocampo, non deve essere portato per mano da nessuno, ma deve portare lui per mano il resto della squadra. A 29 anni non si può pretendere corra come Florenzi. De Rossi va apprezzato per tutte le sue qualità”.

Zeman ha fatto capire che per lui all’interno dello spogliatoio i giocatori sono tutti uguali. Pensa sia giusto trattare anche giocatori come Totti e De Rossi come il resto della squadra?

“I fuoriclasse assoluti, come Maradona, facevano come volevano, ma la domenica poi ti facevano vincere le partite. Maradona a parte, l’allenatore fa bene a trattare tutti nello stesso modo. Nella gestione generale ci deve essere uniformità, poi ci sono eccezioni da capire, in quanto non tutti i giocatori sono e vanno trattati come soldatini. Bisgona che ci sia dialogo Zeman e De Rossi per coinvolgere meglio giocatore. L’allenatore deve sempre ricordare che farà risultati sempre grazie ai giocatori, senza di questi va a raccoglie le patate (ride)”.

Un pronostico per la gara di domani?

“Io in questa partita non riesco a fare il tifo per nessuno, essendo rimasto legato a entrambe le piazze. Spero vincano sempre. Domani che vinca il migliore, io mi metto a metà.

Quali sono i giocatori che possono fare la differenza?

“Alla Fiorentina mancherà Pizarro. Lui avrebbe potuto fare la differenza. Senza di lui toccherà a Jovetic, che è n giocatore fortissimo. Per quanto riguarda la Roma la differenza la può fare Totti: vederlo giocare così è uno splendore, sta vivendo una seconda giovinezza”.

 

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