Un progetto in quanto tale ha bisogno di tempo per affermarsi e consolidarsi. Questo perchè ci sono molti fattori che possono essere direttamente controllati ed altri meno, che possono rivelarsi positivi o negativi. S’investe molto, si vende bene e si valorizza. La Roma dopo un anno d’inferno (il Purgatorio sarebbe stato un eufemismo come paragone) è pronta per salire di gradino nel suo percorso di progettualità visti gli investimenti e il modus operandi. Dentro Stekelenburg, Svedskauskas,Kjaer,Josè Angel,Heinze,Piris,Dodò,Castan, Pjanic,Gago,Tachtsidis,Bradley,Florenzi,Lucca,Bojan,Lamela,Osvaldo,Borini,Destro,Nico Lopez. Una rosa intera o quasi e fuori altrettanti che per lungo tempo hanno occupato una casella più per gli stipendi che per il reale valore ed utilità. Ora alcuni elementi esterni rischiano di fare il resto: una squadra forte e puntellata in ogni reparto, un tecnico che riesce a darti quel “quid” in più ed un impoverimento tecnico del campionato che ti avvicina ai nastri di partenza sempre di più al vertice. Ed allora, una volta preso il miglior centrale della Libertadores (Castan), i due fra i migliori talenti della Serie B (Florenzi e Tachtsidis) e il giovane astro nascente del calcio italiano (Destro), se arrivasse anche il laterale azzurro che ha convinto tutti nei recenti Europei, il salto di qualità si materializzerebbe e la vetta sarebbe ad un passo. Ebbene si, con Balzaretti quel sogno di mezza estate potrebbe non rimanere tale….
A cura di Andrea Di Carlo.