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CORRIERE DELLO SPORT “Colpa della Roma più che di Luis”

Fenucci Baldini Sabatini Baldissoni

(A. Maglie) – Il volto è tirato, un filo di barba, la voce arrochita dalla troppe sigarette, la tensione solo in parte celata.

“Sappiamo che questa squadra ha delle fragilità endemiche, le colpe non sono di Luis Enrique ma nostre, dei dirigenti, che evidentemente gli abbiamo fatto mancare qualcosa” . Questa volta, nel ventre dello Juventus Stadium, tocca a Walter Sabatini, il direttore sportivo (Franco Baldini, il direttore generale, è assente per motivi personali), replicare il mantra che va avanti dall’inizio stagione: Luis Enrique uber alles. Poi, per non eccedere e non dare l’impressione di procedere a una vera e propria santificazione nella serata meno adatta per una operazione di questo tipo, il dirigente precisa: “Ovviamente, anche lui commette degli errori”. (…) “ vero, certe partite non riusciamo a raddrizzarle” . Vecchio problema. Acuito ieri da comportamenti decisamente poco commendevoli, come l’eruzione salivare di Lamela contro Lichtsteiner autore di un gesto, a sua volta, non propriamente sportivo (la sottolineatura a gesti dell’ampia vittoria).

SANZIONI – Sabatini garantisce: “Se lo sputo c’è stato, puniremo il giocatore”. Dichiarazione di intenti perché, dal punto di vista dei dirigenti del club, non è assodato che il giovane argentino si sia macchiato di un gesto così anti-sportivo. Sabatini cerca conforto nelle immagini televisive e non lo trova: “Io lo sputo non lo vedo”. Il giocatore, immediatamente invitato a fornire chiarimenti sull’accaduto, ha spiegato di aver soltanto “simulato”. E, al momento, il club sembra credergli. (…) Perché se poi quella prova contraria arriverà, le cose cambieranno: “E’ evidente che se lo ha fatto, non lo dovrà fare più con la maglia della Roma perché noi ci teniamo a educare i nostri giovani in una certa maniera”. Il giudizio resta sospeso, la prova, la “pistola fumante” , la scia liquida non è stata ancora individuata: “Se avremo la conferma che ha commesso quell’atto, noi per primi lo puniremo e non perché siamo dei censori. Lamela è un giovane giocatore di grande talento ma i giovani vanno educati”. In ogni caso, un brutto finale che finisce per sublimare, nel peggio, una partita storta, brutta.

RIMEDI – Spiega Sabatini: “L’allenatore sa che noi siamo consapevoli che questa squadra ha delle fragilità endemiche. Poi ha anche delle qualità, qualità che le hanno consentito di stare dentro la classifica. Certo, contro la Juve siamo stati rinunciatari, ci siamo sentiti sconfitti in partenza. Ma abbiamo ancora molta strada da percorrere, adesso abbiamo due partite in casa che vogliamo assolutamente vincere”. Ma c’è una spina che a questa Roma improvvisamente si stacca. Perché? “Forse avremmo bisogno di uno psicoterapeuta, almeno ne avrei bisogno io per poter spiegare quel che succede. C’è stata una fase in cui il problema sembrava essere stato risolto, mi riferisco a novembre-dicembre quando andavamo bene in trasferta. Poi abbiamo fatto un passo indietro e quando le cose vanno male non riusciamo a metterci una toppa, ma non è colpa del tecnico ma di noi dirigenti. Siamo ancora qui, siamo ancora vivi e troveremo i rimedi. Certo, quel che abbiamo visto ici induce a pensare che sia ancora tanto il lavoro da fare” . Assolto Luis Enrique: “Conosciamo le sue qualità. Qualche errore lo commette anche lui ma il campo dice che gli abbiamo fatto mancare qualcosa”. Il tecnico non si tocca: “Ha un altro anno di contratto e anche io ho un altro anno visto che ho rinnovato da poco. Tutti noi crediamo in questa società e per lavorare bene non c’è bisogno di avere alle spalle un quinquennale”.

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