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IL ROMANISTA Baggio a Totti: «Luis allunga la vita»

Baggio e Totti

(C. Zucchelli) – La storia si incontra. La storia, nello specifico quella del calcio italiano e, quantomeno, europeo, cioè Roberto Baggio e Francesco Totti – in rigoroso ordine alfabetico – ieri è stata a stretto contatto. A Trigoria. Qualche minuto insieme al bar prima dell’allenamento e prima della breve lezione che Luis Enrique ha tenuto nella sala Champions di Trigoria.  Jeans e giacca verde Baggio, presente al Bernardini per assistere agli allenamenti di Luis Enrique nell’ambito del master Uefa per l’abilitazione ad allenatori professionisti di prima categoria, pantaloncini e maglietta Totti, i due si sono scambiati un saluto, poi l’ex pallone d’oro ha chiesto al Capitano della Roma informazioni sulle sue condizioni fisiche. Totti ha spiegato di stare bene ma di avere ancora un piccolo dolore alla coscia poi, a sua volta, ha chiesto a Baggio qualche notizia sul master da allenatore che sta seguendo. I due si sono poi scambiati qualche impressione su Luis Enrique con Totti che ha ribadito la sua stima tecnica e umana verso il tecnico e Baggio che ha aggiunto: «Mi piace – le sue parole – così come mi piacciono molto i metodi di tutto il suo staff. In questi giorni (è stato a Trigoria anche martedì, ndr) li ho osservati da vicino e mi hanno davvero colpito. Se avessi incontrato nella mia carriera uno come Luis Enriqueprobabilmente avrei giocato qualche anno in più». Baggio, che con la stampa non ha voluto parlare andando direttamente in albergo subito dopo la giornata a Trigoria, probabilmente si riferiva ai metodi di lavoro del tecnico spagnolo, uno che predilige sempre la tecnica al fisico. E lui di tecnica ne aveva da vendere, così come Totti, colui che appena un anno fa lo ha superato nella classifica all time dei marcatori in serie A (a Bari lo scorso primo maggio). Baggio si è fermato a 205 gol,realizzate con le maglie di mezza Italia, Francesco è arrivato (per il momento) a 211. Tutti con la stessa maglia. Da 19 anni – ieri – e per sempre. «Totti ha lottato tantissimo e ha vinto ogni sfida – le parole di Baggio nell’occasione del sorpasso – ha sempre dato il massimo mettendo amore in campo e fuori e per tutto ciò che ha fatto merita questo tipo di soddisfazioni. Va applaudito, perché non è facile per nessuno. Lui, come tutti quelli che subiscono grandi incidenti, ha fatto venire tanti dubbi ma chi ha coraggio e orgoglio sa che da lì si può ripartire. Dico a Totti di non mollare, di non fermarsi, di puntare al prossimo record perché ha la forza e se la condizione lo reggerà potrà fare ancora tanti gol». Solo quattro quest’anno in campionato, giocando da rifinitore, in un ruolo che non ricopriva da anni, con una squadra giovane sulle spalle e con un paio di infortuni muscolari che, finora, ne hanno limitato il rendimento in zona gol. La Roma, per arrivare in Europa – qualunque essa sia – ha bisogno anche e soprattutto di lui e Baggio, un altro che era abituato a prendersi tante responsabilità, lo sa bene. Per questo gli ha chiesto subito delle sue condizioni fisiche. Se non avesse dovuto fare i conti con tutti i problemi e gli acciacchi che lo hanno tormentato la sua carriera magari sarebbe stata diversa. Più vincente, forse. Perché se è vero che lui si è portato a casa un pallone d’oro, trofeo che Totti avrebbe meritato, il Capitano della Roma si è consolato con la coppa del Mondo alzata a Berlino e con il record di gol segnati da un giocatore con la stessa maglia. Non poco. Così come non è poco vedere le foto di loro due che si incontrano in un giorno di primavera a Trigoria, interrotti prima dall’arrivo di Ulivieri prima e di alcune persone che lavorano al Bernardini poi, come altre volte (non tantissime, a dir la verità, avendo quasi 10 anni di differenza) si sono incontrati su un campo da calcio. Senza dubbio la loro dimensione ideale. Anche se Baggio ha confidato a Totti di non toccare più il pallone da tempo, neanche per amichevoli di solidarietà. Cosa che invece Francesco continua a fare. E anche con risultati notevoli

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