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CORRIERE DELLO SPORT. Vittoria e gioco: un sabato perfetto

Leandro Greco

(S.Agresti) (..)Ieri, intanto, si sono riavvicinati alle posizioni di vertice la Roma e il Palermo. Preziosissima la vittoria dei giallorossi nel diluvio di Novara, almeno per tre motivi: 1) ha allontanato i malumori che cominciavano a serpeggiare nell’ambiente all’indomani della doppia sconfitta con Genoa e Milan; 2) ha rilanciato la squadra di Luis Enrique in classifica, facendola rientrare nel gruppone formato da chi insegue le prime quattro; 3) soprattutto, è stata accompagnata nella ripresa da una manovra efficace, se non ancora spettacolare, impreziosita da alcune giocate deliziose (in particolare l’azione Pjanic-Bojan che ha portato al primo gol: bravissimi entrambi). Luis Enrique continua a cambiare uomini e posizioni, tanto che ieri si sono visti Greco e Taddei titolari, De Rossi interno di centrocampo anziché centrale, Lamela attaccante al fianco di Osvaldo. Ha funzionato quasi tutto, a parte certe evidenti sbavature difensive che hanno rischiato di compromettere quanto di buono la squadra stava cercando di combinare in avanti. Piace sempre di più Pjanic, di cui conoscevamo le qualità ma che le sta confermando anche nel nostro difficile campionato; ha lampi da campione Lamela, che inevitabilmente manca di continuità. Osvaldo segna a raffica, e questo è fondamentale, però l’uomo decisivo a Novara è stato certamente Bojan, il cui ingresso ha cambiato la partita. Ma siamo sicuri che, con quel fisico subito scattante, lo spagnolo non incida di più quando entra a partita in corso? E’ un argomento su cui rifletterà Luis Enrique, in attesa di un Lecce da affrontare, tra due settimane, con tanta tranquillità in più e, forse, anche con Totti. Ancora più su della Roma c’è il Palermo, che ha superato in scioltezza il Bologna e adesso è a ridosso delle prime. Per un gruppo che ha perso Pastore, Sirigu, Nocerino, Bovo e Cassani in estate, i risultati sono di assoluto rispetto, perciò si faticano a comprendere le bagarre che regolarmente si scatenano attorno ai rosanero (l’ultima ha portato all’addio del direttore sportivo Sogliano). La squadra di Mangia ha confermato di essere irresistibile in casa – cinque vittorie su cinque! – e ora è chiamata a invertire la sconcertante rotta esterna, perché lontano da Palermo non ha mai segnato incassando quattro sconfitte in cinque gare. E’ il passo avanti da compiere per poter sognare.

Il Bologna ha interrotto il suo buonissimo cammino, che con Pioli aveva portato nove punti in quattro partite. E’ stato triste il ritorno del tecnico a Palermo, dove era stato esonerato prim’ancora che il campionato cominciasse. Ma ha avuto la sventura che la partita si sia messa subito male, con quel gol un po’ regalato agli avversari: i suoi non sono riusciti a rimettere la gara in piedi, incassando poi la seconda e la terza rete. Comunque i rossoblù hanno dato la sensazione di essere vivi anche in questo sabato nero: non hanno mollato fino alla fine, è il segnale che il riscatto potrà essere immediato

 

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