Antonio Di Carlo, ex centrocampista della Roma dagli anni ’84 all’87, è intervenuto sul momento giallorosso:
Una Roma un po’ meno bella ma che ha dominato larga parte del Match, sei d’accordo?
“Sì, non mi è piaciuta come le altre volte, anche se c’era da aspettarselo visto le assenze di Francesco e Gervinho, ma tutto sommato sono anche molto contento di come sia andata e fiducioso per il futuro. Abbiamo fatto molto possesso palla, siamo andati in vantaggio e abbiamo anche rischiato poco, forse la Roma è mancata subito dopo il gol, è andata in vantaggio e si è come addormentata”.
Crede che questo atteggiamento della Roma sia stato dovuto alle 3 partite in 7 giorni?
“Io credo che sia stato un problema psicologico, più che un comprensibile calo fisico. Tutto sommato la partita l’ha fatta la Roma, con il Torino che in tutto il primo tempo non ha quasi mai superato la metà campo, subendo le iniziative di una squadra che neanche si esprimeva al meglio”.
Chi è stato il migliore in campo?
“Secondo me Benatia ha fatto una partita mostruosa, pur considerando il piccolo errore che ha poi portato al pari degli uomini di Ventura, perchè lì se la spazzava, anche di testa, non succedeva niente. Ma nel complesso tutti quanti hanno fatto una buona partita, questa è una squadra vera”.
Pjanic? Come l’hai visto?
“Sinceramente non sono un estimatore di Pjanic, lo ritenevo molto discontinuo ma devo anche riconoscere che in questa stagione sta crescendo a vista d’occhio. Anche se lo preferisco in mezzo al campo, dove ha giocato ieri non mi è piaciuto”.
Avrebbe schierato la stessa formazione?
“Non saprei, io avrei messo comunque Burdisso visto che non conosco benissimo le caratteristiche degli altri difensori, mentre per quanto riguarda Ljajic ritengo che l’allenatore abbia preferito non scoprirsi troppo”.
In molti stanno un po’ storcendo il naso dopo il pari; ma la Roma non poteva vincerle tutte…
“Onestamente le critiche che sento provengono dai giornalisti, mentre i tifosi che sento sono veramente entusiasti. Ricordiamoci sempre dove eravamo 4 mesi fa e guardiamo dove invece siamo adesso, più di così non si poteva veramente fare”.
Fonte: asromaradio.it