L’emergenza coronavirus ha momentaneamente rallentato la cessione della Roma, che sembrava ormai chiusa e che avrebbe visto Dan Friedkin subentrare a James Pallotta. Dall’America però vengono rivelati retroscena sul magnate di Boston, che sembrerebbe doversi difendere dalle accuse mosse da un gruppo di investitori di minoranza del club giallorosso, facenti parte del gruppo AS Roma SPV LCC, che avrebbero attuato una class action contro Pallotta che avrebbe voluto estrometterli dalla vendita della società. L’accusa è guidata dai due investitori Daniel Feldman e Jonathan Wyatt Gruber. “Questo caso riguarda le persone che controllano la gestione quotidiana di una società che cerca di spazzare via gli interessi economici dei membri di minoranza dell’azienda attraverso una transazione nuda e autointeressata. L’impatto di questo cambiamento retroattivo è stato quello di garantire che, se la società fosse stata venduta, gli investitori di minoranza avrebbero ricevuto sostanzialmente meno soldi in cambio dei propri interessi“.