
(A.Austini) – È il momento più difficile della trattativa. Da quando è iniziata, Mahrez e la Roma non sono mai stati così lontani. Altro che accordo raggiunto o visite mediche programmate, come una città in preda a una psicosi collettiva aveva immaginato domenica, la realtà è ben diversa. Praticamente opposta: il Leicester, infatti, continua a fare muro e non intende cedere il suo gioiello. A prescindere dall’offerta giallorossa, che peraltro (la seconda) è ancora inferiore ai 30 milioni di euro. Ma non è quello l’unico nodo. Si possono aggiungere bonus, percentuali di rivendita, studiare formule alla Defrel (prestito oneroso e riscatto obbligato) per far lievitare la cifra sul piatto, il vero problema è che il Leicester non vuole proprio vendere Mahrez. E poco importa se da quelle parti è in arrivo Iheanacho, che il tecnico Shakespeare non considera incompatibile con l’algerino. «Non posso parlare» ha detto Monchi di rientro con la squadra dagli Usa. C’è poco da aggiungere in effetti in questo momento, dopo aver annunciato che «la nostra seconda offerta la riteniamo giusta».