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Il Tempo Felipe contro Totti: il derby non finisce mai

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(E. Menghi) Dai calzini di Rudiger alla lite con Tare, dallo sgambetto di Cataldi alla pallonata di Totti: non è vero derby senza strascichi polemici e sfottò social. L’ultimo video virale, che ha visto la luce del web più di 48 ore dopo l’eliminazione della Roma dalla Coppa Italia, riguarda il capitano giallorosso, reo di aver colpito Wallace mentre effettuava il riscaldamento a bordo campo. Il fatto: il numero 10 raccoglie una palla appena uscita dalla linea laterale e la tira addosso al difensore della Lazio, che non reagisce e si limita ad allargare le braccia. Il gesto di stizza di Francesco è stato subito notato dal vicino guardalinee, che lo ha redarguito a parole e ha fatto tornare la calma. Ma tra i due litiganti è il terzo incomodo a far discutere. Perché il filmato targato Espn è stato ripreso dall’account Laziopress su Instagram e tra i tanti commenti insultanti è spuntato anche un «cogl…ne» firmato non da un qualsiasi tifoso, bensì da Felipe Anderson. Il profilo «f_andersoon» è autentico e l’unico dubbio riguarda il destinatario dell’offesa, visto che precedentemente un romanista aveva scritto: «Bravo capitano, dovevi tirare più forte». Di certo il giocatore di Inzaghi ha apposto il like sul video pubblicato dalla pagina biancoceleste con la scritta: «Ecco l’esempio di lealtà e sportività del capitano della Roma». La pallonata è all’altezza della spalla e non è stata violenta, ma sicuramente fatta con un pizzico di malizia.

Lo stesso Felipe Anderson si era già fatto sentire martedì sera, mentre lasciava la zona mista dello stadio Olimpico. Ma in un altro senso: l’attaccante era uscito dagli spogliatoi con due piccole casse e per festeggiare l’accesso alla finale ha alzato il volume della musica davanti ai cronisti presenti. Nel frattempo,il compagno di squadra Radu si è esibito in una sorta di balletto della vittoria, con un atteggiamento un po’ irriverente. Cose da derby, comunque. Mai come quest’anno prolungate in un tempo indefinito, visto il tris ravvicinato di stracittadine giocate. E ce n’è ancora una, il prossimo 30 aprile, che si prospetta bollente in virtù dei precedenti polemici. In principio fu lo sgambetto di Cataldi a Rudiger dopo il gol di Strootman nel derby di dicembre, con l’olandese che poi si è vendicato lanciando l’acqua in faccia al laziale. Punito con la prova tv,Kevin è stato prima squalificato e poi – dopo il ricorso del club – assolto. Nel mentre passavano sotto traccia le frasi razziste di Lulic a Rudiger: «Vendeva cinture e calzini fino a 2 anni fa e ora fa il fenomeno». Appena 20 giorni di stop con la pausa natalizia di mezzo. Se i due si sono riappacificati nell’ultimo incontro, dandosi la mano al momento dei saluti, lo stadio si è esibito nei soliti «buu» sia contro il difensore tedesco sia contro Lukaku, analizzati ma non sanzionati ieri dal Giudice Sportivo. Cose che vanno oltre lo spirito del derby. Fuori dall’Olimpico, poi, è arrivata la lite verbale – tutta in tedesco – tra Rudiger e Tare, vera al di là delle smentite di facciata. Sembra che la «pace» tra Roma e Lazio sia davvero una missione impossibile.

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