(A. Tosi) – Tra i relatori del convegno sull’editoria e i giovani della Bagnaia c’era David Thorne, da quattro anni Ambasciatore Usa in Italia, da 60 anni grande appassionato di calcio e tifoso della Roma:«La passione per il soccer risale alla mia prima esperienza di vita nella Capitale. Un giorno mi portarono allo stadio, c’era proprio il derby, era il 1954. La Roma vinse e quella partita mi segnò come tifoso giallorosso. Il calcio mi è rimasto dentro anche quando sono tornato negli Usa. All’Università di Yale giocavo centrocampista, correvo tanto e facevo qualche gol. Ancora oggi organizzo partite di calcetto a 7 con il personale della mia ambasciata e faccio la mia discreta figura».
In America come seguiva la Roma?
«Tenendo i contatti con amici romani e seguendo sui media. Ho gioito per gli scudetti di Falcao e Totti. Adesso ho due buoni motivi in più perché il proprietario è James Pallotta che ho conosciuto quando entrambi vivevamo a Boston. E poi c’è Bradley, non avrei mai immaginato di vedere un americano titolare nella Roma».
Ci fa il pronostico per la finale di stasera?
«Non posso esprimermi perché tra i miei collaboratori ci sono alcuni laziali. Spero in un bel derby e che vinca la squadra migliore».