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SERIE A, IL PUNTO Giaccherini e il Chievo, la Juve si prende mezzo Scudetto. Ibarbo e Amauri, che triplette! La Fiorentina mette la freccia, colpo del Siena a Palermo

Serie A

Emanuele Giaccherini e Boukary Dramè in comune fino ad oggi avevano solo l’anno di nascita, il 1985. Oggi, 10 marzo, condividono l’aver regalato metà Scudetto, e forse più, alla Juventus. Se il tornante tanto caro a Prandelli ha potuto festeggiare allo Juventus Stadium la rete che al 91′ ha consentito ai bianconeri di battere il Catania, è stato l’esterno senegalese del Chievo Verona a far esplodere di gioia per primi i tifosi della Vecchia Signora quando al 12′ del primo tempo ha battuto Morgan De Sanctis con una vera propria bordata mancina dai venticinque metri. Un gol che Dramè attendeva da un anno, dopo il primo segnato lo scorso 3 marzo 2012 proprio alla Juventus quando a Torino fu 1-1. Una Verona ancora fatale per il Napoli secondo in classifica, alla quarta sconfitta in cinque partite al “Bentegodi”: il raddoppio siglato da Thereau a due minuti dalla fine della prima frazione, con la piena collaborazione dello stesso De Sanctis, ha tagliato le gambe al Napoli e l’errore dal dischetto di Cavani nella ripresa sembra l’emblema della chiusura definitiva della via dello Scudetto per il Napoli. Gli azzurri di Mazzarri, dopo l’eliminazione dall’Europa League, ora si devono guardare anche le spalle, visto che a soli due punti, quota 51, è arrivato il Milan. I rossoneri hanno battuto 2-0 il Genoa a Marassi grazie alle reti di Pazzini e Balotelli, ancora una volta però favoriti da una direzione arbitrale discutibile: solare almeno un rigore a favore dei rossoblu di Ballardini su un fallo di mano di Niang in area milanista, dubbi anche su un intervento di Mexes su Granqvist in mischia e su un altro fallo di mano stavolta di Zapata.

Al quarto posto sale abbastanza clamorosamente la Fiorentina che travolge la Lazio all’Olimpico con un 2-0 firmato dai gioielli dei Balcani JoveticLjajic. Un colpo esterno che permette agli uomini di Montella di superare in un sol colpo sia la squadra di Petkovic, non pervenuta oggi dopo la bella vittoria di Stoccarda in Europa League, sia l’Inter, sconfitta in casa per 1-0 dal solido Bologna di Pioli. L’undicesimo gol stagionale di Gilardino affonda Stramaccioni, una gran parata di Curci su un colpo di testa di Cambiasso al 93′ fa gioire gli emiliani che salgono a 35 punti facendo tre ulteriori passi determinanti verso una tranquilla salvezza a dieci partite dalla fine. 

La Juve ha faticato molto ad avere ragione di un Catania privo di Barrientos e Bergessio, staccato ora di due punti dalla Roma, a sua volta fermata a Udine sull’1-1. Dopo un solo gol subito nelle ultime otto partite si ferma la striscia positiva della Sampdoria: i blucerchiati perdono 3-1 contro il Cagliari schiantati dalla tripletta di Ibarbo. Il colombiano classe ’90 in un sol colpo realizza tutte le reti messe a segno nello scorso campionato, salendo a quattro segnature in quello attuale. Per la Samp torna a segnare Maxi Lopez, su rigore nei minuti di recupero nell’Is Arenas a porte chiuse. Il Cagliari si porta a 34 punti, ad uno solo proprio dalla squadra di Delio Rossi e dal Parma, tornato alla vittoria dopo 8 giornate. I gialloblu ribaltano completamente la gara con il Torino, passato in vantaggio con Santana al decimo del secondo tempo. Amauri sfodera tutto il suo repertorio dopo due occasioni nel primo tempo in cui era stato fermato da Gillet e da Vives sulla linea. Il brasiliano realizza una magnifica tripletta, inframezzata dal 2-1 siglato da Nicola Sansone su un autentico regalo da parte di S.MasielloIl Torino rimane così a 32, dove viene raggiunto dal Chievo, alle spalle dell’Atalanta salita a 33 punti. I bergamaschi riescono a recuperare e battere per 2-1 il Pescara dell’esordiente tecnico Christian Bucchi, passato anche in vantaggio grazie ad una bella conclusione mancina di D’Agostino. La doppietta del Tanke Denis ribalta il match e condanna quasi definitivamente gli abruzzesi nella volata salvezza.

Il match decisivo nella zona “calda” era quello del “Barbera” dal quale il Siena esce meritatamente con i tre punti. Emeghara, al sesto gol in sette partite, e Rosina su rigore aprono la contestazione dei tifosi rosanero che vedono uscire sconfitto il proprio Palermo nonostante il vantaggio iniziale firmato da Anselmo in chiusura di primo tempo. Il Siena sale a 24 punti, due soli di distacco dal Genoa quartultimo, senza considerare i sei di penalizzazione da cui è partito.

Daniele Luciani

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