(F.Balzani) Vincere con De Rossi in campo. È il prossimo obbiettivo di una Roma che, sabato contro la Fiorentina, cercherà il poker di vittorie consecutive e avrà di nuovo a disposizione Capitan Futuro dopo la squalifica di tre giornate rimediata per il pugno a Mauri nel derby. Finora infatti i numeri della Roma con De Rossi in campo sono impietosi: una vittoria (a Genova col Genoa), 2 pareggi e 5 sconfitte. Senza Daniele invece la Roma ha colto 18 punti in 6 partite. Va ricordato che statisticamente il 3-0 di Cagliari non conta perché a tavolino e che a Milano nel match vinto 3-1 contro l’Inter, uscì per infortunio dopo 15’ sullo 0-0. Sabato, dunque, l’occasione per smentire numeri e coincidenze e recuperare un pezzo pregiato di un gruppo che, a Siena, nella rezione allo svantaggio e nelle esultanze dopo i gol e dopo la vittoria (ieri elogi sperticati di Totti a Perrotta attraverso il sito «professionista e romanista vero»), ha dimostrato di essersi compattato sensibilmente. Sabato sera però contro i suoi amici Pizarro, Montella, Toni e Aquilani, De Rossi rischia la panchina.
A farlo capire è stato proprio Zeman: «Valuteremo in settimana. A qualcuno farà impressione, ma è così». Il più positivo dei problemi (l’abbondanza) Zeman lo avrà anche per gli altri reparti. In porta, ad esempio, tornerà a disposizione Stekelenburg anche se Goicoechea (1 gol subito in 3 partite) dovrebbe essere riconfermato. Il quartetto difensivo (imbattuto) non si discute. Dalla mediana in su invece solo Totti è sicuro di un posto. A centrocampo, c’è da capire se Zeman insisterà con Tachtsidis. In quel caso sarebbero 5 giocatori in lizza per 3 posti. In attacco potrebbe tornare Lamela (oggi si capirà) e in quel caso a fargli posto potrebbe essere Osvaldo. Bei problemi, figli di una Roma che con 12 punti su 15 (il derby ha rovinato il filotto) è balzata a 5 punti dal 3˚ posto.