Miralem Pjanic ha riaperto il derby con un gol capolavoro, una punizione che ha sorpreso Marchetti col suo tiro da trentacinque metri arrivato nei minuti finali. Il dubbio rimane sull’esultanza del bosniaco dopo la rete: prima di dedicarlo a chiari gesti verso la Curva Sud, il centrocampista si è girato verso la panchina giallorosso esprimendosi nella sua lingua. Impossibile da capire il labiale ma Pjanic nella zona mista, alla domanda dei cronisti presenti, ha smentito di essersi rivolto al boemo con un “No, non ho insultato nessuno, sono solo arrabbiato per la partita”. Il centrocampista, che forse doveva essere uno degli intervistati giallorossi al termine del match come spesso avviene nel post partita con i giocatori che vanno in gol, ha avuto un colloquio molto fitto con la responsabile della comunicazione della Roma Catia Augelli. Queste le dichiarazioni di Pjanic precedenti a questo colloquio:
Nei minuti finali avete rischiato anche di pareggiare il derby
Ci credevo, i derby sono partite speciali. Era la terza volta che lo giocavo e abbiamo perso nuovamente. Ho fatto il massimo, volevo cambiare la partita. Penso si potesse fare di più abbiamo avuto un’occasione per pareggiare. Mi dispiace per i tifosi, non lo meritano
Partita persa per l’espulsione di De Rossi o per l’errore di Goicoechea?
Non è colpa dei singoli, come squadra potevamo difendere meglio. Possiamo fare meglio, ma abbiamo preso 3 gol che si potevano evitare ancora una volta
Non c’è spazio per un giocatore con la tua tecnica?
Accetto le decisioni del mister, mi alleno bene e faccio il massimo per giocare. Sono decisioni che prende il mister, state sicuri che non mollo, sono un professionista. Su questa questione non posso rispondere, sono decisioni del mister
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