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A Benevento primo esodo della stagione

Tifosi Roma

L’allerta non mancherà, perché i romanisti andranno a Benevento proprio quando i napoletani si metteranno in viaggio per Roma per la partita contro la Lazio. Risultato: ai caselli e agli autogrill saranno rinforzati i controlli, anche se al momento le indicazioni che arrivano fanno stare abbastanza tranquille le forze dell’ordine. Per

Schick si ferma ancora

(F.Balzani) – Altro stop per Schick ed esordio da titolare rinviato per la terza volta in poco più di un mese. L’attaccante ceco dopo l’apparizione fugace contro il Verona, era pronto per scaldare i motori e trovare almeno mezz’ora a Benevento. Alla fine dell’allenamento di ieri, invece, la brutta notizia:

Roma, opzione di tattica

(A.Angeloni) – In principio era il 4-3-3. Che poi non è mai una questione di numeri: quattro lì, tre là e tre lassù. Come ha spiegato Eusebio Di Francesco, dipende dall’interpretazione che ogni calciatore è in grado di dare al suo ruolo. E’ chiaro che Florenzi non è Peres, eppure li

Sulla fascia si moltiplica Florenzi

Florenzi

(Nati il 7 giugno) – Quanto sei mancato, caro Alessandro Florenzi; anzi, mi consento una voluta libertà espressiva, quanto siete mancati, cari Alessandro Florenzi. Sabato, tutti hanno avuto la conferma che il ragazzo cresciuto tra Vitinia e Acilia sia in grado di svolgere, sulla fascia, tutti i ruoli che gli vengono

Manolas, l’intoccabile

Kostas Manolas, condannato a essere se stesso dall’inizio alla fine dell’anno, altrimenti tutto crolla, tutto s’impasta e si sfalda in mattoncini vacuamente colorati. Sin qui l’enfasi. Ma che Manolas debba giocare ancora e ancora e sempre è vero, in questa difesa senza difesa. Non da oggi, peraltro. Da tre anni

Pallotta ci ripensa e parte ancora in retromarcia: «Mai criticato Eusebio, io sto con lui, i media no»

(U.Trani) – Pallotta si autosmentisce e quindi resta se stesso. Così, come ha spesso dovuto fare in passato, è costretto a rettificare quanto detto in pubblico. Interviene a Roma Radio per chiarire l’ennesimo equivoco (colpa di chi non capisce l’inglese, il solito refrain). Per telefono e quindi senza andare negli

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