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FIGC Tavecchio: “L’assassino di Kennedy non ha subito quanto me”

"L’assassino di John Kennedy non ha subìto quello che ho subìto io in questi giorni". Lo ha detto Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Figc, parlando ai microfoni dell’emittente radiofonica della bufera che lo ha investito dopo la sua frase sui giocatori extracomunitari 'mangia-banane'. "L’unica cosa che non si dice

FIGC Albertini: “Il palazzo del potere continua a scricchiolare”

Demetrio Albertini, candidato insieme a Tavecchio per la presidenza della Figc, è tornato a parlare tramite il suo profilo ufficiale di Twitter: "Il palazzo del potere continua a scricchiolare. Tanti si stanno allontanando, rimangono le solite facce. Io portinaio di Zamparini? Purtroppo per lui la Federazione non è una sua azienda.

FIGC Anche l’Empoli ritira l’appoggio a Tavecchio

L'Empoli ritira il sostegno alla candidatura di Carlo Tavecchio alla presidenza della Figc. «Ritengo sia giusto non appoggiare più la candidatura del presidente della LND Carlo Tavecchio a presidente federale, in quanto le sue recenti e note dichiarazioni si allontanano molto dai nostri principi etici, sportivi e non», dice Fabrizio

CORRIERE DELLA SERA Chi vota cerca solo un amico

(M. Sconcerti) – La differenza tra Tavecchio e Albertini è che uno rappresenta il vecchio e l’altro un nuovo che non sa descrivere. Nessuno dei due è un presidente, ma nessuno tra quelli che votano cerca un presidente. Cercano solo amici. Dentro questa differenza, Albertini dà ai ricchi, cioè ai professionisti,

IL MESSAGGERO Tommasi: “I club non vogliono cedere il potere”

(C. Santi) – Il rinnovamento che auspica Damiano Tommasi non si avvera. Carlo Tavecchio rimane blindato dalle Leghe che lo vogliono presidente della Federcalcio. Il presidente dell’Associazione calciatori, il successore dell’avvocato Sergio Campana che oggi compie 80 anni, guarda al futuro della Figc con preoccupazione. Tommasi, le quattro Leghe sono ancora

IL FATTO QUOTIDIANO Il “banana” Tavecchio non molla la Figc

(T. Rodano) – Nessun commissariamento e nessun passo indietro. Carlo Tavecchio resta in sella, eccome, per guidare la Figc. Ieri poteva essere la giornata della svolta: l’autore delle infelici dichiarazioni sugli immigrati “mangia banane” e sulle donne “handicappate” ha incontrato Giovanni Malagò, il presidente del Coni. Qualcuno sosteneva che l’uomo

IL MESSAGGERO Tavecchio insiste: “Vado avanti”

(C. Santi) – Tutto come prima, almeno dopo la giornata di ieri. Carlo Tavecchio rimane in sella nella sua corsa per diventare il presidente della Federcalcio. Tre ore di colloquio con il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e con il segretario generale, Roberto Fabbricini, un incontro durato fino alle dieci

FIGC 50 sfumature di Tavecchio

(F. Paglialunga) – Uno dice: «Ma davvero si vuol condannare Tavecchio per la frase sulle banane?». A parte che la risposta è sì e che, ad esempio, l’NBA per una cosa del genere (in una conversazione privata, addirittura) ha sospeso a vita Donald Sterling, patron dei Clippers. Basta questo e il suo eloquio a metà tra l’assessore Palmiro Cangini di Zelig e Ciriaco

FIGC Tavecchio: “Accetto le critiche, ma non le accuse di razzismo”

“Nel mio discorso di ieri, in maniera impropria e per questo mi scuso ancora una volta, mi riferivo al fatto che sono a favore dell’integrazione, ma al contempo rinnovo la necessità di scoraggiare l’utilizzo di calciatori che non migliorano la qualità del nostro campionato. Come scritto nel mio programma elettorale,

FIGC Albertini si candida alla presidenza: “Mi metto a disposizione del rilancio”

Demetrio Albertini si candida ufficialmente alla presidenza della Figc. L’ex milanista, vicepresidente dimissionario della Federcalcio, ha indetto una conferenza stampa per annunciare la sua candidatura. Ecco le sue parole: "Ci vuole una volontà comune per cambiare la situazione della federazione, è molto difficile arrivare ad una unione programmatica di tutte le componenti. Nessuno

IL MESSAGGERO Agnelli vice presidente solo se ritira il ricorso

(S. Carina) – L’avvio da parte del dimissionario Abete di un percorso di risarcimento per danni d’immagine nei confronti di chi è stato condannato penalmente a Calciopoli, non preoccupa più di tanto il patron della Lazio, Lotito. Questo perché il suo caso è caduto in prescrizione nel dicembre scorso e

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