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(A.Catapano) - Carezze dal vento, schiaffoni dal Genoa. Quassù, è sempre la solita storia raccontata da Paolo Conte: la Roma si presenta con quella faccia un po' così, gioca insicura, e finisce inghiottita. E proprio come dice la canzone, da queste parti vorrebbe non tornarci più. La meglio gioventù L'attacco dei bimbi (60 anni

(Corriere dello Sport) - Quella contro il Genoa è stata la prima sconfitta arrivata lontano dall’Olimpico in campionato per la Roma di Luis Enrique. Infatti i giallorossi non erano mai usciti sconfitti in trasferta, raccogliendo quattro punti, uno a Milano contro l’Inter e tre contro il Parma. Il goal di Borini è il secondo realizzato lontano

(R. Maida) - La rotazione continua. Luis Enrique fa giocare in media tre giocatori nuovi a partita. Ieri ha fatto debuttareLeandro Greco, ventiquattresimo calciatore utilizzato in otto giornate di campionato. E rispetto alla partita vinta domenica contro il Palermo, sono stati quattro i titolari diversi: Perrotta, Heinze, Bojan e Borini. Una Roma base, quindi, ancora non

(R. Maida) Una carambola impazzita, a tempo quasi scaduto come nel derby, costa un’altra sconfitta alla Roma, che si disunisce di nuovo nei minuti finali. Ma anche il pareggio, raggiunto da Borini con la squadra tutta sbilanciata in avanti, non avrebbe lasciato ricordi entusiasmanti. Perché il gioco che pretende Luis Enrique non si

(L.Valdiserri) - C'è sempre la Roma a far felice il Genoa. Un anno fa si fece rimontare da 3-0 a 3-4 e costò la panchina aClaudio Ranieri. Ieri prima ha ridato la gioia a Bosko Jankovic, un talento perso per colpa di troppi infortuni, che non segnava un gol dal 31 maggio 2009

(U. Trani) La terza sconfitta in campionato della Roma, sempre con lo stesso risultato (2-1), è di sicuro la più ingiusta. Per la continuità mostrata nei due tempi, costringendo il Genoa a difendersi per gran parte del match. Luis Enrique offre la migliore esibizione stagionale davanti allo staff dirigenziale che si è riunito

(M. Ferretti) Se la vittoria contro il Palermo era stata accompagnata da un po’ di buona sorte, la sconfitta di Genova appare verdetto troppo pesante per la Roma, battuta per la prima volta in campionato in parità numerica. Luis Enrique, a fine gara, è andato sotto lo spicchio di stadio dove c’erano

(F. Balzani) - «Per la prima volta sono contento della mia squadra e lo dico a voce alta: ho visto la Roma che volevo. Il risultato? Il calcio spesso è ingiusto, lo sappiamo. Così è ingiustissimo». Luis Enrique non si dà pace. La sua Roma cade ancora una volta all’ultimo respiro (per un errore diStekelenburg) dopo

(V.Meta) - Sei giorni. Sono quelli che separano Mattia Montini da Erik Lamela, nati sulle sponde opposte dell’Atlantico nella stessa settimana del 1992, il 28 febbraio l’uno, il 4 marzo l’altro. Magari non è un caso che proprio grazie a loro la Roma sia riuscita a piegare una squadra allenata da Devis Mangia,pure alla