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Roma-Atalanta, le PAGELLE: Abraham 20 e lode. Zaniolo valore aggiunto. Kumbulla “spazzacamini”

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Roma ed Atalanta, dopo l’anticipo delle 18 vinto dai giallorossi di misura:

-Roma-

RUI PATRICIO 6 – Una sola parata determinante, in uscita su Freuler nella più bella azione corale dell’Atalanta. Ma denota troppe incertezze in fase di uscita, lasciando rimbalzare palloni scomodi nella sua area piccola. Urge sicurezza.

MANCINI 6,5 – Stranamente appare calmo e posato, tanto da dialogare pacificamente con l’arbitro Massa. Ne scaturisce una prova ordinata, quasi mai in affanno e, udite udite, senza cartellini ai suoi danni.

SMALLING 7 – Imperioso. I punti di riferimento mancanti dell’Atalanta non lo mettono affatto in crisi, anzi, ne risaltano la leadership difensiva. Massiccio quando c’è da uscire in pressione, limita Muriel nella ripresa e lo rende finalmente anonimo.

KUMBULLA 7 – Un cartellino giallo speso bene, ma poi tanta concretezza in marcatura, applaudita dall’Olimpico che ormai si fida del giovane albanese come di un veterano. Finalmente, dopo un anno e mezzo di alti e bassi, è tornato il gioiello visto a Verona.

KARSDORP 6,5 – Il gol nasce da una sua iniziativa. Recupero palla in anticipo, sgroppata e lancio di 30 metri per Zaniolo. Potrebbe replicare pochi minuti dopo ma preferisce non rischiare. Bel duello con Hateboer a suon di botte e corse.

MKHITARYAN 7: – L’unica macchia è il rosso alla fine, che lo toglierà dalla contesa con l’Udinese ma lo riproporrà per il derby. Questa nuova vita da regista lo sta esaltando, riproponendolo a livelli altissimi. Lanci illuminanti e anche una buona “tigna” nei contrasti. Merita il rinnovo.

CRISTANTE 6,5 – Tante imprecisioni e tanta cattiveria agonistica. A volte perde la misura della giocata o si fa saltare in modo banale ma ha il merito di schermare come può la difesa. Come sempre detto meglio quando non deve impostare.

ZALEWSKI 7 – Ormai la fascia sinistra è di sua proprietà. Si è visto più da lui in 60’ che da Viña nel corso di tutta la stagione. Con la palla tra i piedi non perde mai la lucidità necessaria per trovare un tocco intelligente. Spesso in verticale e senza paura di provare il dribbling. Solo una storta alla caviglia lo toglie dalla contesa.

PELLEGRINI 6,5 – Si sacrifica come sempre anche in fase di non possesso. Galleggia tra la fascia sinistra (prima dell’uscita di Zaniolo) e la trequarti, provando a ritagliarsi lo spazio dove colpire. Un grande peccato quello stop di tacco troppo lungo in campo aperto che poteva valere il 2-0.

ZANIOLO 7 – Sta crescendo di partita in partita. Prende le botte e non si lamenta come prima, sfoggiando una maturità superiore. La giocata sul gol vittoria è da grande giocatore, con un controllo perfetto e una giravolta che gli permette di fornire un bel pallone ad Abraham. Peccato non aver concretizzato qualche bel contropiede in campo aperto nella ripresa, contro un granitico Palomino.

ABRAHAM 8 – Oggi è ancora la sua serata. Raggiunge quota 20 gol in stagione, al primo anno in Italia. Numeri in continuo aggiornamento che accompagnano un rendimento da vero leader. Il pubblico lo ama e lui si esalta, rincorrendo tutti fino allo sfinimento. Top player.

dal 62′ VINA 6 – Dà sempre l’impressione di leggerezza e poca fisicità quando parte sulla fascia. Ma tiene bene nel concitato finale senza commettere errori contro Miranchuk o Malinovsky.

dal 75′ VERETOUT 5,5 – Per una decina di minuti è invisibile, fatica a toccare il primo pallone. Si nota solo in uscita nel finale.

dal 83′ IBANEZ 5 – Si nota il suo ingresso (enigmatico) per un calcione a Malinovsky da ammonizione ed uno scivolone sulla fascia nel tentativo di frenare Boga. Da terzino è una mezza sciagura.

dal 83′ OLIVEIRA 6 – Tiene un paio di palloni preziosi e costringe al fallo di nervosismo De Roon (poi espulso).

dal 83′ FELIX S.V. – Impossibile giudicarlo in un contesto così difficile e sbilanciato.

All. MOURINHO (Salzarulo/Foti) – Come al Picco di La Spezia regge l’1-0, frutto di una prova convincente sotto il profilo del gioco e del carattere. Come all’andata la Roma si sposa bene con le caratteristiche dell’Atalanta e nel primo tempo l’ha messa sotto come pochi altri in Italia. Brava la squadra a saper soffrire nella ripresa, come piace a Mou, portando a casa un altro clean sheet. La Champions League rimane una chimera ma questo momentaneo quinto posto può dare una mano a preparare nel migliore dei modi la Conference e la prossima stagione. Se un merito lo si può attribuire a Mou è l’aver saputo conferire al gruppo un carattere diverso e un’organizzazione difensiva più solida, al netto dei soliti limiti dei singoli.

-Atalanta-

Musso 6.5; Hateboer 5.5, Demiral 6, Palomino 5 (Djimsiti sv), Zappacosta s.v. (Pezzella 6); Freuler 6, De Roon 5; Miranchuk 5.5, Koopmeiners 5.5 (Boga 6), Pessina 5 (Malinovsky 5.5); Pasalic 4.5 (Muriel 5). All: Gasperini 5.

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