(C.Zucchelli) – «L’importante è essere andati avanti». Lo di cono da una parte Luciano Spalletti e dall’altra Alisson, che pure si presentano davanti alle telecamere con stati d’animo un diversi. Il tecnico si aspettava evidentemente di più, ma si assume «gran parte della responsabilità. Ho commesso degli errori ed è giusto ammetterlo, non ho messo in condizione la squadra di fare una buona partita, e mi dispiace», mentre il portiere è stato, nettamente, il migliore in campo. E ha dimostrato che, se Spalletti dovesse sceglierlo, non avrà problemi di alcun tipo a giocare mercoledì il derby di Coppa Italia.
RIVALI – Chissà cosa deciderà l’urna, intanto Spalletti dice: «Si parla del Manchester, ma ci sono altre squadre forti. E noi vogliamo andare avanti in Europa e dire la nostra». Gli sarebbe piaciuto affrontare lo Zenit? «Mi dispiace molto la loro eliminazione, e il capo, che conosco bene, non sarà contento. Con questi risultati qui un po’ di reazione ce l’avrà, quando io sono arrivato agli ottavi si è mantenuto calmo perché era il miglior risultato nella loro storia». Anche la vittoria del Leicester in Premier è entrata nella storia, e sull’esonero di Ranieri Spalletti è categorico: «Nel calcio non c’è riconoscenza. Se avrà voglia di venirci a trovare lo aspettiamo».
IL RICORDO – A Trigoria oppure all’Olimpico, dove ieri c’erano 20mila spettatori. Tra questi Valerio, fratello di Flavio, un ragazzo di neanche trent’anni scomparso qualche giorno fa. In suo ricordo De Rossi, che lo conosceva, ha posto un mazzo di fiori sotto la curva Sud.
fonte: La Gazzetta dello Sport