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REPUBBLICA.IT Roma-Milan 2-0: Pjanic e Gervinho, i giallorossi non mollano

Totti
Totti

(Jacopo Manfredi) La squadra di Garcia conquista la 9/a vittoria consecutiva e rinvia la festa scudetto della Juve. Decisivo il gol-capolavoro segnato dal bosniaco sul finire del primo tempo. Nella ripresa ha chiuso i conti l’ivoriano, con una rete viziata da un leggero fuorigioco. Milan abulico, tradito dagli attaccanti.

La Juve dovrà aspettare ancora una settimana per festeggiare il suo 30° scudetto. La Roma centra la 9/a vittoria consecutiva a spese del Milan e mantiene matematicamente vivo il sogno tricolore. I giallorossi hanno festeggiato nel migliore dei modi, davanti al proprio pubblico, il raggiungimento del 2° posto. Il rischio rilassamento non c’è stato e a farne le spese sono stati i rossoneri che, così, si vedono costretti a rallentare la loro rincorsa all’Europa League.

PJANIC ACCENDE LA ROMA – Non è stata la migliore Roma della stagione ma è bastato un lampo di Pjanic ad accenderla. Il gol-capolavoro segnato dal talento bosniaco ha spaccato in due la partita. Il Milan, da quel momento, è parso quasi rassegnato, i giallorossi hanno fiutato l’odore della preda in difficoltà e l’hanno finita con una rete nella ripresa di Gervinho, per la verità viziata da una lieve posizione di fuorigioco.

MILAN TRADITO DAGLI ATTACCANTI – Il rammarico di Seedorf è quello di non essere stato assistito da una serata di buona vena dei propri avanti. Balotelli, fischiato dall’inizio alla fine dal pubblico giallorosso per i suoi trascorsi nerazzurri, non è mai entrato in partita, Taarabt, Honda e Kakà sono apparsi troppo timidi, mai in grado di mettere in difficoltà la linea difensiva giallorossa. E per la Roma, quindi, tutto è diventato più facile.

SEEDORF LANCIA MUNTARI E HONDA DAL 1′ – Garcia ha confermato la squadra vittoriosa a Firenze dando ancora fiducia a Dodò e Ljajic. Sul fronte oppoosto Seedorf, privo di de Jong, squalificato, e Abate, non al meglio, ha deciso di lanciare Muntari in mediana al fianco di Montolivo e Bonera sull’out di destra. Sulla trequarti, poi, ha preferito la duttilità di Honda all’estro di Robinho.

DODO’ E LJAJIC SPAVENTANO ABBIATI – La Roma non è partita con il solito piglio ma il Milan non è stato in grado di approfittarne, anche per l’attenta fase difensiva dei giallorossi. Così per aspettare il primo brivido si è dovuto attendere fino al 21′ quando Dodò ha calciato di poco alto un pallone respinto al limite da Muntari. Il Milan si è spaventato, ha abbassato un po’ il raggio d’azione e al 26′ è stato salvato da Rami che ha respinto in angolo in scivolata un destro quasi a botta sicura di Ljajic, pronto a concludere una bella serpentina in area.

IL CAPOLAVORO DI PJANIC – L’azione non riuscita al serbo è, invece, venuta alla perfezione a Pjanic che, al 43′, ha sbloccato il risultato con un gol-capolavoro: ha saltato sulla trequarti Muntari, ha eluso con una finta Montolivo, ha fatto un tunnel a Rami e, entrato in area solitario, ha battuto Abbiati con un tocco d’interno alla sinistra del portiere. Una prodezza da applausi a scena aperta.

GERVINHO CHIUDE I CONTI – La replica del Milan è durata appena 5′: la buona partenza al rientro dagli spogliatoi ha prodotto, infatti, solo un destro di Montolivo di poco a lato su assist di Kakà. Poi la Roma ha alzato i ritmi, ha nascosto ai rivali il pallone che hanno finito per riprenderlo solo dopo che Gervinho ha siglato, al 65′, il 2-0 al termine di una perfetta azione corale, rifinita da Ljajic e finalizzata da Totti.

PAZZINI E ROBINHO NON RISVEGLIANO IL MILAN – Invano Seedorf ha provato a risvegliare i suoi inserendo Pazzini e Robinho. La Roma ha continuato a gestire il risultato senza affanni e solo negli ultimi minuti ha concesso qualche conclusione da lontano ai rossoneri, incapaci, però, con Taarabt (2) e Montolivo di impensierire De Sanctis. E così la Roma spera ancora. Il Milan, invece, si dovrà rimboccare le maniche. Per arrivare sesto dovrà soffrire fino in fondo.

Fonte: Repubblica.it

 

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