GAZZETTA DELLO SPORT L’ora di Ibarbo. La Roma mette il razzo da Champions

Cesena-Roma Ibarbo
Cesena-Roma Ibarbo

(D.Stoppini) – Magari è un segno del destino. Perché altrimenti, come leggere diversamente il fatto che l’ultima grande partita di Ibarbo in Serie A è stata proprio contro il Napoli, 23 novembre, quando la Romanon era neppure un discorso su carta, Trigoria era un nome qualunque e Rudi Garcia un allenatore osservato con distacco, magari giusto tratteggiato da qualche ex compagno. Victor il colombiano quel giorno si mise in tasca Koulibaly per il gol dell’1-1, poi servì a Farias la rete del 3-3 finale. Storie di calcio: se la Roma oggi può quasi eliminare il Napoli dalla corsa al secondo posto, un po’ lo deve anche a Ibarbo, che nel sabato di Pasqua si piazza dentro l’uovo pronto a uscire. Per la prima volta dall’inizio con la Roma, uno strano debutto che arriva con l’ora legale e l’inverno ormai alle spalle.

IN FORMA È la carta a sorpresa. Ma è quasi una carta obbligata. Chi l’ha visto allenarsi da vicino in questi giorni, giura di essere rimasto colpito da un ragazzo in grande ascesa dal punto di vista fisico, esuberante e forse avvantaggiato da spalle con poco peso addosso. Il peso che può avere Iturbe, lo stesso Doumbia, quello che avrebbe avuto anche Gervinho (se non fosse già fuori causa per infortunio muscolare): per Ibarbo, invece, non vale il discorso di un Olimpico impaziente, assetato per una vittoria che manca dal 30 novembre e pronto a esplodere in caso di altro flop. No, non è così. Il colombiano ha la leggerezza addosso, unita alla motivazione di giocarsi una conferma tutt’altro che scontata.

TOTTI: NUOVE NOZZE? Chissà se basterà alla Roma. Chissà se basterà a Garcia, che deve guarire una squadra che ha perso il vizio di segnare, e deve farlo con mezzo attacco ai box. Di Gervinho s’è già detto, di Doumbia pare complicato immaginare un impiego dal primo minuto, lui che è tornato prima dagli impegni con la Costa d’Avorio proprio per seguire un programma di lavoro personalizzato. Di Tottiinvece vanno registrati dei passi in avanti, nell’umore ancor prima che nelle condizioni fisiche. Il flessore della gamba sinistra ieri faceva un po’ meno male, ma soprattutto il capitano ha avuto sensazioni migliori rispetto all’allenamento di martedì. Oggi dovrebbe tornare a calciare. Ma è difficile pensare che il capitano possa essere tra i titolari. Più semplice immaginarlo tra i convocati e in panchina, pronto all’uso in caso di bisogno. Per Garcia sarebbe la terza partita consecutiva senza Totti, Europa League compresa. Proprio nei giorni in cui i siti specializzati in gossip danno per certo che il 19 giugno — a 10 anni di distanza dal matrimonio con Ilary Blasi — il capitano festeggerà la ricorrenza con una nuova cerimonia, a casa, con i figli Cristian e Chanel grandi protagonisti. Conferme ufficiali non ce ne sono, ma neppure smentite. La smentita che cerca la Roma tutta: un attacco che ha smesso di segnare, non può centrare la Champions. Magari la storia la cambia proprio Ibarbo, che in questi giorni, ripensando a quel dribbling su Koulibaly, ha convinto Garcia a regalargli l’Olimpico.

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